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Operazione All-in: Marco Figuccia vince il ricorso

Importante aggiornamento nell’ambito dell’Operazione All-In, con Marco Figuccia che ha vinto il ricorso in primo grado contro l’Agenzia delle Entrate, condannandola anche al risarcimento delle spese processuali.

Come riportato da Agimeg, è la prima volta che un tribunale accoglie con formula integrale il ricorso di uno dei giocatori di poker a cui l’AdE aveva contestato la tassazione delle vincite conseguite in diversi tornei dal vivo. L’avvocato Massimiliano Rosa, che sta rappresentando Figuccia così come altri professionisti che sono stati raggiunti da analoghe contestazioni, ha manifestato soddisfazione per il risultato ottenuto, invitando al contempo a non cedere alla tentazione di facili entusiasmi.

“Mi sento di manifestare particolare soddisfazione per la condanna dell’Agenzia delle Entrate al risarcimento delle spese legali, piuttosto rara in primo grado e su questioni complesse come quella in esame – ha dichiarato Rosa – non è comunque il caso di dare eccessiva enfasi al risultato ottenuto, abbiamo soltanto vinto una battaglia”. In ogni caso, certamente significativa.

Come ricorderete infatti, soltanto qualche giorno fa vi raccontavamo di come il ricorso di Carlo Braccini fosse stato accolto solo parzialmente, nonostante una recente sentenza non vincolante della Corte di Giustizia Europea abbia di fatto bocciato la linea sposata dal fisco italiano, segnando perciò un punto importante in favore dei professionisti italiani coinvolti nell’operazione.

Come ricorda giustamente lo stesso Rosa, ringraziando il dottor Sebastiano Cristaldi che sta a sua volta seguendo i casi, altri capitoli dovranno essere scritti prima di apporre la parola fine a questa vicenda, ma ciò non toglie che in questa vicenda i giocatori italiani pare che possano cominciare a guardare al futuro con un cauto, giustificato ottimismo.