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Tom Dwan - Phil Ivey

Poker amarcord: quando Marcello Marigliano mostrò il bluff a durrrr

Dopo la lunga pausa dovuta alle WSOP 2022, torna la nostra rubrica Poker Amarcord. Stavolta torniamo indietro di quasi 13 anni, a quando Marcello Marigliano la combinò davvero grossa a colui che allora si poteva considerare come il più forte giocatore di cash game al mondo: Tom “durrrr” Dwan.

Quando il poker in tv era un fattore di marketing decisivo

Quelli tra voi che hanno conosciuto il Poker Texas Hold’em solo in anni recenti non possono immaginare che mercato florido fosse 13 anni fa. Il Black Friday era ancora di là da venire, Full Tilt e PokerStars erano due colossi che si contendevano la leadership del mercato del poker online, e l’uomo del momento era senz’altro Tom Dwan. Con il nickname “durrrr” l’allora 23enne nativo del New Jersey aveva portato lo scompiglio nei tavoli high stakes di Full Tilt Poker. Dwan era un po’ come il “mostro finale” di un videogame, qualcuno che chiunque ambisse all’elite del cash game voleva sfidare a tutti i costi.

Nella competizione per la leadership di mercato, anche i format televisivi avevano la loro importanza. Tra le altre, Full Tilt Poker lanciò al tempo questa “Million Dollar Challenge”, che consisteva in sfide heads up di cash game con grandi nomi che battagliavano per 500 mani. La location scelta era il Mayfair Club di Londra, e nella prima puntata gli sfidanti erano Tom “durrrr” Dwan e Marcello “luckexpress10” Marigliano.

Al tempo l’italiano era uno dei pochissimi inquilini abituali dei piani altissimi del cash game online, l’unico a sedersi con regolarità ai cosiddetti “nosebleeds” insieme a Fabrizio Baldassari. Se tuttavia online Dwan poteva vantare un edge notevole sull’italiano e su pressoché ogni altro avversario, live la partita non era invece così scontata. Marcello lo dimostrò con un bluff divenuto leggendario.

Il bluff di Marcello Marigliano a Tom Dwan: come andò la mano

Si gioca al livello stabilito per l’occasione, ovvero $500/$1000. Marcello Marigliano siede sul bottone/small blind con k 9 e rilancia fino a 2.500$, Dwan spilla k q e 3-betta fino a 10.000, chiamato dall’italiano.

Si va pertanto al flop, che è 3 6 8 . Gli stili di gioco al tempo erano improntati a una aggressività anche maggiore, rispetto a quella che si vede oggigiorno, anche nelle size. Così non stupisce che “durrrr” effettui una c-bet a 16.500$, ma Marigliano non fa una piega e chiama.

Il turn è un 4 e Dwan mantiene l’acceleratore a tavoletta: bet 36.500$. Marcello chiama ancora senza troppe riflessioni e si va al river.

L’ultima carta del board è un 8 e Tom spara il suo terzo proiettile, puntando 97.000$ su un piatto da 126.000$. L’italiano a questo punto stupisce tutti, perché dichiara quasi immediatamente l’allin per 145.000$ totali.

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Dwan impiega pochissimo a decidere di foldare, sorridendo divertito e aggiungendo “credo di non aver scelto il momento giusto”. Per tutta risposta, Marcello mostra le sue carte provocando la reazione stupefatta da parte del suo avversario, che vedete nell’immagine di copertina.

Marigliano invece se la ride…

Il video della mano

Qui il video completo di una mano che è entrata di diritto nella storia del poker televisivo:

Marcello Marigliano e il tell decisivo

Ciò che stupisce di questo bluff è l’essere stato piazzato con la certezza che l’avversario avrebbe foldato. Lo stesso Marcello Marigliano, in una intervista di qualche anno dopo rilasciata a Italiapokerclub, spiegò che quel bluff fu motivato da un singolo tell, che Dwan involontariamente diede all’italiano. Un tell, ovvero una di quelle caratteristiche che rendono il poker live uno sport del tutto diverso da quello online, pur essendo le regole del gioco identiche.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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