Circa 5 ore e mezza di poker, anche spettacolare a tratti, ci ha consegnato la prima picca "major" del PokerStars Open Campione: quella del 2.200€ High Roller. L'ha portata a casa, dopo una memorabile rimonta, l'islandese Arni Gunnarsson. Fortune alterne per i nostri due giocatori, con Ettore Esposito sfortunatissimo e Rino Sallustro che ha prima ha avuto uno scoppio a favore, spingendosi poi con tenacia fino ai piedi dell'ideale podio.
In questo Articolo:
PokerStars Open Campione High Roller: cronaca del final table
Si partiva con Arni Gunnarsson in testa, di stretta misura su Adi Rajkovic e Gerard Rubiralta Cortes, che poi è stato il podio finale del torneo e anche nell'esatto ordine. Tuttavia, nel frattempo è successo letteralmente di tutto.
Sallustro subito flop dorato
Il final table è scosso subito da un episodio topico. Allin alla prima mano di Rino Sallustro, che trova in Simon Brandstrom un cliente interessato: lo svedese partirebbe nettamente avanti con JJ vs TT, ma un dieci gigante sul flop consegna il double up all'italiano. Brandstrom, invece, proseguirà con la giornata storta uscendo per primo.

Esposito, l'altra faccia dello scoppio
Poco dopo abbiamo un altro scoppio, ma stavolta non ci porta affatto bene. Gerard Cortes apre a 100.000 con 22 e si trova a fronteggiare l'allin di Ettore Esposito per poco meno di 400mila. Il gioco torna al catalano che aggiunge quanto necessario e si gioca lo showdown al 20% contro le QQ del napoletano. Purtroppo per "pro-fumato87", al turn scende un 2 che ne decreta l'uscita in ottava piazza. "Il suo open è bruttino per ICM", ci confesserà poi Ettore, "perché aveva dietro non più di 22-23x e lo faceva quando sul big blind c'era il chipleader."
Derby spagnolo
Ad ogni modo, si resta in 7 ma solo per poco. Un violento derby ispanico tra Alejandro Romero e l'onnipresente Gerard Cortes lascia il primo in braghe di tela, perché Romero partiva davanti con KJ vs K3, ma un 3 al flop ha cambiato tutto, anche in questo caso.
Nel frattempo, "RinoRaise" Sallustro resiste stoicamente a una situazione di stack che non si scolla dall'essere seria. Il milanese, però, riesce a mantenersi a galla con uno steal qua e là.
Gunnarsson resta 4x
A cambiare gli equilibri del torneo è un colpo tra il ceco Sterba e Gunnarsson, che difende il suo big blind con K2 e poi check-shova sulla puntata del ceco dopo flop K alta. Sterba gira AA e raddoppia, lasciando cortissimo l'islandese. Gunnarsson intraprende una lotta tra cortissimi con il nostro Sallustro, ma entrambi riescono a raddoppiare, mitigando le differenze con il resto del field. A pagarne le conseguenze è lo stesso Sterba, che rimane short dopo un paio di colpi contrari e infine perde proprio contro Gunnarsson, anche qui non sfortunatissimo: a 9 vs a 5 a favore del ceco, ma flop 8 6 5 e piatto che si dirige inesorabilmente verso il nordico.
RinoRaise, quarto da applausi
Dopo l'uscita del greco Karadimos (K7 vs TT del solito Cortes), scocca purtroppo l'ora di Rino Sallustro. Il milanese è già stato bravissimo a galleggiare fino a 4 left, monetizzando come meglio non avrebbe potuto la situazione che si è trovato a vivere. Il capolinea, per "RinoRaise", è giunto contro Rajkovic, in una guerra di bui sostanzialmente impari sia come stack (Rino giocava solo con 4 bb), sia come mano (T7 vs AT e nessuna sorpresa dal board). Per Sallustro, comunque, solo applausi e un assegno da 45.180€.
Cortes, picche fatali
Si prosegue a 3 left con un match che vede l'inerzia sempre più spostarsi verso Arne Gunnarsson, che entra in fiducia dopo essere sopravvissuto da supershort e si afferma come progressivo super chipleader. La mano che lo lancia definitivamente in testa è un raisato preflop in cui Cortes punta lungo tutto il board J alta (ci dirà di aver avuto in mano j ), ma con il river che è la quarta carta di picche. Così, quando lo spagnolo punta 775mila al river lasciandosene dietro poco più di 400mila, ma viene miniraisato da Gunnarsson, capisce di essere inesorabilmente dietro e rimane con meno di 4 bui. Dopo qualche mano, li perderà contro Adi Rajkovic.
Heads up ed epilogo
L'austriaco parte comunque nettamente dietro a Gunnarsson nell'heads up, con 1,82 milioni contro 5,8 milioni. Adi ci prova con tutto il mestiere di cui è capace, ma dopo circa 15 minuti capitola. Resti preflop tra i 4 4 di Rajkovic e i q 10 dell'islandese. Il flop 3 5 5 è interlocutorio, ma la q al turn sposta un mondo e alla fine, dopo river a , a esultare è Arni Gunnarsson.
Per l'islandese è il miglior risultato in carriera, anche se economicamente pareggia quanto Arni era riuscito a combinare nel 3.000€ Mystery Bounty dell'ultimo EPT Barcellona, dove era giunto 8° per 38.400€ ma dopo aver pescato una taglia da 100.000€.
Questo invece è il final table odierno:
POSIZIONE FINALE | GIOCATORE | PAESE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Ari Gunnarsson | Iceland | 134.560€ |
2 | Adi Rajkovic | Austria | 84.600€ |
3 | Gerard Rubiralta Cortes | Spain | 60.040€ |
4 | Pellegrino Sallustro | Italy | 46.180€ |
5 | Petros Karadimos | Greece | 35.520€ |
6 | Jakub Sterba | Czech Republic | 27.320€ |
7 | Alejandro Romero | Spain | 21.900€ |
8 | Ettore Esposito | Italy | 18.260€ |
9 | Simon Brandstrom | Sweden | 15.220€ |
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Immagine di copertina: Arni Gunnarsson (Manuel Kovsca & Rational Holdings Limited)