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Super High Roller Bowl: Colman bluffa e domina, Hellmuth in tilt

La prima giornata del Super High Roller Bowl dell’Aria Casino è andata è in archivio con 35 giocatori rimanenti e tante mani interessanti giocate dai vari top professionisti presenti nel field. L’impressione comune è stata che Dan Colman fosse semplicemente inarrestabile e che solo una run particolarmente negativa potesse impedirgli di stazionare nelle posizioni che contano. Su Twoplustwo, sui social network e nella chat della diretta Twitch (disponibile solo per la prima ora di gioco) in tanti hanno parlato di supremazia da parte del professionista 24enne, aggressivo come non mai e capace di accumulare chips su chips fin dall’inizio.

Spesso in un torneo da 300.000$ è proprio il fattore aggressività a fare la differenza, se poi parliamo di un evento con uno shot clock di 40 secondi, risulta chiaro che essere determinati e non aver paura di spingere può contribuire a costruire in fretta uno stack importante. Colman ha chiuso il Day 1 con 665.000 gettoni, senza tuttavia vincere piatti particolarmente grossi in all-in preflop. La giornata è stata caratterizzata da un’infinità di piatti vinti senza showdown, di cui molti in pieno bluff. Uno dei più importanti in questo caso è stato lo scontro con Dominik Nitsche, sicuramente non l’ultimo degli arrivati.

La mano è aperta da Colman preflop con un raise a 38.000, chiamato dal giovane tedesco sul big blind . Il flop è k j 9 e c’è il check-call di Nitsche sulla c-bet di “mrgr33n13” a 35.000. Il turn è un 7 e la scena si ripete: check, bet di 90.000, call. Il river è un 5 che sembra rappresentare a tutti gli effetti una blank. Su questa carta Nitsche fa nuovamente check con circa 260.000 chips dietro. Colman lo copre in termini di stack e va immediatamente all-in, prendendosi non più di qualche secondo. Il tedesco va in the tank ma sullo scoccare dei 40 secondi folda la sua mano. A quel punto Dan sorride e dice all’avversario di indicargli quale carta vuole vedere. Nitsche punta il dito su una delle due e si vede girare una q . Non contento, Colman ci ripensa e gira anche l’altra, un 8 . Il suo è stato quindi un bluff in 3-barrel con Q-high che gli ha permesso di vincere di prepotenza un piatto da oltre 150.000 chips (metà dello starting stack).

Ha vissuto una giornata ben diversa Phil Hellmuth, che in più occasioni ha mostrato i segni inequivocabili del tilt anche a causa dello shot clock di 40 secondi che ha limitato la sua capacità di ragionare sugli spot in profondità. Nel giro di poche mani, Phil si è trasformato in Poker Brat, nonostante si trovasse al tavolo con tre giocatori dell’online (come li definisce lui) e tre businessman. Il primo scontro è avvenuto con Justin Bonomo ed è destinato a far discutere a causa della condotta di Hellmuth.

Sul flop q 9 4 Phil va in check-raise per 43.000, ricevendo il call dell’avversario. Sul j al turn punta 58.000 e Justin si limita nuovamente al call. Al river scende un k sul quale Hellmuth mette in mezzo una grossa puntata da 145.000; a Bonomo bastano pochi secondi per andare all-in per circa 170.000.

Nonostante ci siano pochissime chips da aggiungere, Phil passa la sua mano. “Come ci si sente?” chiede amareggiato Hellmuth, prima di continuare a punzecchiare Bonomo. “ZeeJustin” alla fine risponde stizzito: “Non sono io quello che è stato beccato a bluffare. Se non stavi bluffando perché hai foldato per 20.000 chips in più?“. La risposta di Hellmuth è irritata e confusa: “E tu perché metti 20.000 in più se sai che sono battuto? Comunque credo che avessi più di 20.000 dietro”.

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Nonostante questo brutto colpo, Phil riesce a salire a oltre 500.000 chips. Sul finire di giornata, però, si scontra più volte con Timofey Kuznetsov, il temibile “Trueteller” che vince milioni di dollari nel cash game high stakes online. Ovviamente Hellmuth non ha la minima idea di chi sia quel player russo, così lo provoca: “Sembri giovane. Nel senso che sembri uno che vuole farsi un nome“. Tutto il tavolo scoppia a ridere di fronte a questa affermazione.

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Poco dopo Phil check-calla la c-bet di Tom Marchese sul flop j 2 2 . Sul turn a entrambi fanno check e sul river k Helmuth opta per il check-fold. “Mostrami il bluff“, ordina il 14-volte campione WSOP, ma Marchese sorride e fa finta di niente. Dopo qualche secondo Poker Brat sbotta: “Avrei dovuto rilanciarti su quel flop ma ho capito che ci avresti riprovato“.

Nonostante tutto, Phil Hellmuth ha chiuso il Day 1 del Super High Roller con una discreta 18° posizione su 35 left.

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