Il poker moderno, nella specialità più giocata al mondo da qualche decade a questa parte, il Texas Hold’Em, offre la possibilità di bluffare con una certa frequenza e se hai nel sangue l’arte del bluff, sei senza dubbio avvantaggiato. Se poi ti chiami Tom Dwan, quel vantaggio è devastante.
L’aggressività di Tom Dwan
Uno degli esponenti più significativi della materia, risponde al nome di Tom Dwan, celestiale giocatore dall’aggressività smodata del quale certo non si può dire che si faccia parlare dietro quando c’è da metterle in mezzo.
In più di un’occasione l’ormai mitico “Durrrr”, ha dimostrato di possedere una pompa praticamente senza limiti.
La mano che vi andiamo a mostrare quest’oggi, sembra fatta apposta per regalarvi quel tipo di adrenalina che vi farà sobbalzare sulla poltrona dalla quale state guardando il colpo.
Greenstein e Eastgate rivedibili
Certo… Ci sarebbe da soffermarsi sul modus operandi di Eastgate che lascia campo libero all’americano del New Jersey fin troppo presto e fin troppo arrendevolmente, ma anche il comportamento di Greenstein non sembrerebbe dei più corretti.
Ma i giudizi li lasciamo a voi, come sempre.
Di solito, in questi casi, chi vi scrive si limita a farvi notare un po’ di cosette del piatto.
Fin troppe calling station!
Diciamo che Tom non 3betta preflop sull’apertura del buon Barry e questo elimina dal suo range alcune mani che potrebbero battere gli assi dell’original raiser e soprattutto il trips di Eastgate.
L’esagerato numero di giocatori al flop origina una mano sicuramente particolare, ma in una partita di cash game, questo tipo di comportamento si addice molto di più a una Low Stake, piuttosto che a una $400/$800/$200 in cui ogni piatto parte da una base di $1.400.
Per il resto, come spesso accade, vi invitiamo a prestare attenzione alle size dello statunitense, evidentemente fin troppo convincenti agli occhio dei sette (leggasi 7) rivali.
https://www.youtube.com/watch?v=zfP2GU74dFc