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Ti dicono che è short deck, ma alle Triton SHR un out è sempre e solo un out! (Video)

Short deck e poker all’italiana

La mano che vi proponiamo oggi non è datata come spesso capita, anche perchè datata non è nemmeno la specialità di cui ci occupiamo, lo short deck. 

Nonostante la sua giovane età sui social, questo colpo è stato già visionato da parecchie persone e, soprattutto i nerd della specialità lo conoscono a memoria. 

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Parliamo di un tipo di poker che si avvicina per certi versi al nostro poker all’italiana molto più che il Texas Hold’Em, non fosse altro per il fatto che è parecchio inferiore il numero di carte con le quali si gioca. 

Triton Series

È il 2019 l’anno del peccato e si giocano le Triton Poker High Roller Series. 

Detto della specialità, prendiamo il torneo per i capelli, quando sono 7 i players left e al tavolo finale ci sono mostri sacri della specialità quali Mikita Badziakouski, Devan Tang, Jason Koon, Arnaud Romain e Peter Jettern. 

Il piatto è un limpato a T60.000, all’inizio del quale apre le danze Badziakouski optando per il call da early position con una coppia di donne, chiamato una posizione avanti dal francese Romain, con 10 j . 

Seguono i limp successivi di Tang con 6 6 , Koon con k 9 e Jetten con a 7 . 

Flop, solo un out

Sul flop scendono carte che fanno felici tre degli artisti della mano: settano in due e uno trova una bilaterale, q k 6 .

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In testa alla mano c’è Badziakouski, il quale dovrebbe essere abbastanza consapevole di esserlo, ma decide per un check che origina la puntata di Romain e il call di Devan anche lui con un set, ma inferiore. 

Al turn casca una bianca, un 8 che tiene Badziakouski in testa. 

L’azione iniziale è la stessa del flop, solo che questa volta Badziakouski decide per un check-raise-shove da 3,34 milioni in chips. 

Romain folda e Tang entra in the tank prima di chiamare. 

Il resto è tutto per voi. 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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