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WPT Malta: Cecilia storica, ma vince Giannetti

Matt Giannetti festeggia il fresco titolo WPT...in buona compagnia!Il sogno maltese di Cecilia Pescaglini si infrange poco dopo la mezzanotte e mezza, su un J al turn che fa sfumare le speranze della giovane toscana di essere la prima donna al mondo a vincere un titolo WPT.

Filippo Bianchini: bravissimo e sfortunato 3°Il poker italiano esce comunque rinvigorito da questa inedita e riuscita tappa di Malta, piazzando due players ai primi tre posti, con il terzo gradino del podio occupato dall’altro toscano Filippo Bianchini. La vittoria alla fine è andata al più titolato e talentuoso del lotto, il November Niner Matt Giannetti, ma il percorso che il pro statunitense ha trovato per raggiungere la vittoria è stato intriso, al di là di ogni ragionevole dubbio, di grossi quantitativi di fortuna.
Uno strano destino, quello di questo torneo: ha vinto probabilmente il più forte, ma “sculando” contro giocatori molto meno esperti….That’s poker, anche questo!

Il final day iniziava con ancora 8 concorrenti in gara, dai 2,2 milioni del chipleader Tristan Clemencon ai 188mila dello short Filippo Bianchini:
Seat 1: Cecilia Pescaglini: 1.218,000
Seat 2: Filippo Bianchini: 188,000
Seat 3: Fabien Sartoris: 654,000
Seat 4: Matt Giannetti: 309,000
Seat 5: Mats Karlson: 452,000
Seat 6: Simon Trumper: 631,000
Seat 7: Tristan Clemencon: 2.215,000
Seat 8: Christofer Williamsson: 510,000

Cecilia PescagliniE proprio il toscano (vincitore lo scorso anno della promozione di PartyPoker “alle WSOP per vent’anni”, ndr) si rende autore di una grandissima rimonta, resa possibile da un gioco molto solido per il quale lo stesso Phil Hellmuth (nelle insolite vesti di commentatore tv) ha speso parole di elogio.
Da short stack a chipleader con 3 giocatori rimasti, il cammino di Filippo è stato esaltante quanto quello della più appariscente connazionale, Cecilia per l’appunto.

Il final day della Pescaglini è stato altalenante. Dopo un brutto inizio, la toscana riprende fiducia andando a fare letteralmente tiltare il francese Sartoris (poi out) e ripresentandosi al final table ufficiale – quello a 6 giocatori – davanti a tutti!
Cecilia ha un gioco a cui è difficile adattarsi: molti call preflop, stile per lo più passivo ma con improvvise fiammate che spiazzano gli avversari, e soprattutto senza alcuna paura di giocarsi i colpi.

Alla faccia del softplay, ne gioca due contro il connazionale e conterraneo Filippo, partendo peraltro sempre da dietro e facendolo raddoppiare. Tra gli alti e bassi Cecilia butta fuori Clemencon schizzando nettamente in testa e, quando ancora non sono le 6 del pomeriggio, elimina anche Trumper rimanendo in gara con lo stesso Filippo Bianchini e con Matt Giannetti.

Qui inizia una fase 3-handed incredibilmente lunga, praticamente infinita: per oltre 6 ore Pescaglini, Giannetti e Bianchini si scambiano la chiplead e l’inerzia del gioco. Matt è ovviamente il favorito tecnico in quanto anni luce più esperto dei due italiani, per di più a questi livelli.
Il gioco si protrae a lungo, fino alla prima svolta che si ha quando Giannetti rimane cortissimo per una spewata contro Cecilia, sovrastimando la facilità con cui la toscana avrebbe foldato le sue A10. Cecilia invece non teme di “mettere” anche in colpi che spostano decine di migliaia di euro: solo 5-6 per l’americano, che non trova aiuti dal board e rimane con meno di 900mila.

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L'ultimo showdown di Cecilia, che poi non riuscirà a trattenere le lacrime

Sembra arrivare il colpo di grazia per Giannetti che invece si salva clamorosamente, trovando un 7 al turn per scoppiare i KK di Cecilia con la sua coppia di 7 e tornando in corsa.
Due mani più avanti la sorte si fa invece beffe di Filippo, che manda tutto per quasi 2 milioni sul rilancio della Pescaglini, la quale si getta nei suoi pensieri prima di dichiarare il call girando 22. Bianchini ha A8 per un prevedibile coinflip, ma un 2 sul flop lo fa rimanere con le briciole. Filippo esce poco dopo, chiamato da entrambi gli avversari in un piatto che rivestirà la sua importanza nell’esito finale, poichè Matt rosicchia qualcosa a Cecilia riducendo il vantaggio dell’italiana nell’heads up.

Tutta l'emozione di Cecilia Pescaglini (foto PartyPoker)Il testa a testa parte con la Pescaglini avanti a spron battuto, ma Matt riesce a capitalizzare meglio i suoi assi tornando in testa. Si arriva così al piatto decisivo: si arriva al flop 10 8 2 con la toscana che punta 550000 e Giannetti che va allin. La Pescaglini ci pensa, poi dichiara call con i suoi q 10, e si tratta di un call felice: 9 7 è la mano dello statunitense, che però trova un j al turn a ribaltare tutto. Un 9 al river restituirebbe il piatto alla nostra giocatrice, ma purtroppo per lei l’ultima carta è un inutile 2 che consegna la vittoria a Matt Giannetti.

Per lo statunitense è una grande conferma, e un interessante biglietto da visita per il final table più importante che arriverà in novembre.
Per Cecilia è un’occasione mancata di entrare nella storia come la prima donna al mondo a vincere un WPT. Le è mancato veramente poco, ma comunque la 22enne lucchese può andare ben fiera di questa esperienza, che le porta pur sempre in cassa qualcosa come 116mila euro!!!

Ecco lo storico payout di questo final table:

  1. Matt Giannetti 200.000€
  2. Cecilia Pescaglini 116.700€
  3. Filippo Bianchini 76.820€
  4. Simon Trumper 53.430€
  5. Tristan Clemencon 39.810€
  6. Fabien Sartoris 30.730
"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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