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WSOP 2014: Sammartino è 6° per 91.670$, vince Joe Cada

Dopo il 5° posto di Mustapha Kanit nell'evento #19, ecco un altro exploit azzurro alle WSOP 2014: Dario Sammartino riesce a raggiungere il final table del prestigioso evento #32, un 10.000$ 6-max, e a chiudere con un ottimo 6° posto. Per "madgenius87" 91.670 dollari vinti ma soprattutto la consapevolezza di essere all'altezza in qualunque torneo delle World Series. Il torneo è stato poi vinto da Joe Cada, campione del Main Event nel 2009.

La giornata di Dario riprendeva con la 6° posizione provvisoria e 12 giocatori tra lui e il braccialetto. Sul finire del day 2 avevamo visto Sammartino sfiorare la chiplead per poi crollare nel chipcount ed ecco che anche il day 3 si apre con le montagne russe: dopo una manciata di mani, "madgenius87" vince un piatto da mezzo milione di chips contro Hiren Patel, quando su board 9 9 3 a j gira a k e l'avversario mucka. Poco dopo c'è l'eliminazione di Layne Flack ad opera di George Danzer e si giunge così agli ultimi due tavoli del torneo.

A questo punto le eliminazioni si susseguono velocemente ma prima di vedere Lee Markholt alzarsi in 12° posizione, Sammartino viene check-raisato al river sempre da Patel e si trova costretto a foldare perdendo 135.000 chips. Nessun problema comunque, perchè dopo Markholt escono anche Scott Clements, lo stesso Patel, George Danzer e Kyle White. Rimasti in 7 siamo in piena bolla del final table e Dario prima perde lo showdown contro il corto Jacobson (k j contro q q e board liscio) poi riesce nel double-up contro Joe Cada (che poco prima si era preso la chiplead vincendo con gli Assi contro i Jack di Jeremy Ausmus) : a j per l'americano, a k per l'italiano e board che recita a 4 8 k q .

Sammartino prova a imporre il suo gioco aggressivo a suon di 3-bet, riuscendo spesso a portare a casa il piatto uncontested. Perde qualcosina in un piatto multi-way contro Cada ma poco dopo riesce a eliminare Martin Jacobson in 7° posizione quando va all-in sull'apertura dello svedese che non può esimersi dal call. Allo showdown il primo mostra 10 10 mentre il secondo gira a 5 . Il board è al cardiopalma: il flop dice a 4 9 ma il turn porta il contro-scoppio con un bel 10 che rende drawing dead Jacobson.

Siamo così al tavolo finale ufficiale, con il nostro connazionale, purtroppo, abbastanza corto: 565.000 chips. Per Dario il final table dura giusto qualche orbita perchè va a sbattere contro un cooler imparabile considerando gli stack e la formula 6-max: Ausmus rilancia a 65.000, JC Tran 3-betta a 150.000 e Sammartino pusha dal bottone. Ausmus va a sua volta all-in e Tran folda. Allo showdown il j j del napoletano è nettamente dominato dal q q dell'americano, che non subisce scoppi sul board.

Per Sammartino arriva così l'eliminazione in 6° posizione, con un po' di immancabile rammarico ma la soddisfazione di aver tenuto testa a un field di altissimo livello e di aver portato a casa 91.670 dollari.

Road to Campione

Passano quasi due ore prima di vedere l'uscita di un cortissimo Erick Lindgren in 5° posizione, e altre due per l'eliminazione di JC Tran (j j di Ausmus ha la meglio sull'a q del November Nine 2013). Meno di cinque minuti dopo tocca a Max Silver, che le mette tutte da corto con 10 6 ma sbatte contro l'a 8 di Cada.

L'heads-up vede Jeremy Ausmus con un leggero vantaggio, che si annulla quando i due finalisti si giocano il coinflip del torneo: 8 8 per Cada e a j per Ausmus con il board che recita 10 7 2 q 5 . Rimasto con una manciata di chips, Ausmus riesce in un primo double-up ma poi si deve arrendere quando i suoi Jack si trovano di fronte le Donne del futuro campione. Per Cada si tratta del secondo braccialetto dopo il più importante, quello del Main Event WSOP (2009). Questo il payout del tavolo finale:

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1. Joe Cada $670,041

2. Jeremy Ausmus $414,104

3. Max Silver $273,646

4. JC Tran $185,971

5. Erick Lindgren $129,192

6. Dario Sammartino $91,670

 

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