La legge del mago colpisce implacabile, ed è Antonio Esfandiari il vincitore del Big One For One Drop, lo storico torneo da 1 milione di dollari andato in scena alle WSOP 2012. Per lui un premio record da 18,346,673$, che lo fa diventare il giocatore più vincente nella storia dei tornei di poker. Sconfitto in heads up un fantastico Sam Trickett, sempre a braccetto con il rivale nelle posizioni di testa e infine secondo per l’impressionante cifra di 10,112,001$!!!
Showtime, finalmente!
Il tavolo finale ha offerto uno spettacolo veramente degno di un evento del genere, con divertimento, mani spettacolari e altre che hanno fatto discutere.
Il primo a farsi da parte è Richard Yong, eliminato da Brian Rast grazie a un K al river con il quale i KJ di quest’ultimo riescono ad avere la meglio sugli A2 con cui il primo aveva provato il disperato raddoppio preflop. Rast comunque pagherà a carissimo prezzo questo scampolo di fortuna avuto…
Quindi è il leggendario Bobby Baldwin a venire eliminato: dopo un primo insperato double up è Guy Lalibertè a estrometterlo dal torneo in allin preflop: JJ vs A10 e nessun aiuto stavolta per Bobby.
Brian Rast: lezioni di mindset
Come si diceva prima, la sorte si vendica nei confronti di Brian Rast, che viene eliminato in un colpo da infarto: rilancio di Trickett visto da Rast ed Esfandiari, e sul flop 3 4 8 “the magician” capisce che non è aria e si fa da parte, mentre Trickett e Rast iniziano a darsele. Sam punta (1,8 milioni al flop, 3,8 milioni al turn 10) e Brian chiama. Sul river 3 l’inglese ci pensa qualche istante prima di annunciare l’allin che copre nettamente il rivale: Rast dichiara il call girando a j per un colore nuts floppato, che però non basta…Trickett gira due 3 neri per un poker chiuso al river!!!
Una mano incredibile che decreta l’eliminazione di Rast, il quale incassa 1,6 milioni ma non può non pensare ai 18 volati via. Nell’intervista con Kara Scott Brian Rast è però davvero encomiabile: “Sai, la differenza fra il sesto e il primo sono circa 17 milioni…quindi fa male, ma se sei un giocatore l’unica cosa che puoi fare è alzarti domattina e ricominciare a giocare”. Quando si dice mindset di ferro…
Guy, come vincere comunque
Assorbito lo shock del piatto perso da Rast, il torneo riprende e perde il suo deus ex machina: Guy Lalibertè. Il magnate canadese senza il quale questo evento non avrebbe mai avuto luogo perde il colpo decisivo contro un caldissimo Antonio Esfandiari, che vince il coinflip AK vs QQ trovando un K al turn.
Per Lalibertè è comunque un trionfo su tutta la linea, al di là dei 1,83 milioni incassati che quasi certamente andranno interamente alla causa di onedrop.org: in tanti dubitavano sulla riuscita di questo evento, ma sembra che i fatti gli abbiano nettamente dato ragione.
Hellmuth, la tredicesima può attendere
Finora Trickett ed Esfandiari sono stati dominatori assoluti, e nessuno degli altri ha mai dato la sensazione di poter rubare la scena ad uno dei due. Phil Hellmuth ha provato a rimanere agganciato al treno, ma il suo stack è sempre stato un pò troppo short per potersi permettere grandi margini di azione, e per lui i sogni di 13° braccialetto si esauriscono in 4a posizione: stavolta è Trickett a far la voce grossa dominandolo, AQ vs A10 e nulla da fare per lui. Phil Hellmuth vince comunque il suo più alto premio di sempre, 2,64 milioni di dollari.
Rimangono in tre a lottare, con il povero David Einhorn che rende “chili” sia come stack che come talento ed esperienza, rispetto agli altri due.
E’ ancora una volta “The Magician” a vestire i panni del killer: call al reraise allin di David che gira K9 e non è felicissimo di vedere che anche Antonio ha un K, ma accompagnato da un 10. Nessun aiuto dal board, Einhorn guadagna i suoi bei 4,35 milioni e si accomoda a gustarsi l’heads up che parte così:
Antonio Esfandiari 102.475.000
Sam Trickett 41.500.000
Trickett (nella foto sotto) cerca di fare da subito la voce grossa, aggredendo il rivale e rosicchiandogli qualche milione di chips. Poi però Antonio dà una nuova spallata grazie a un trips di 9 chiuso al river che “the magician” si fa pagare bene da Sam. Ed è con un altro trips che si chiuderà il torneo…
Siamo alla mano n. 84 del tavolo finale, e Antonio apre da bottone a 1,7 milioni, chiamato da Sam. Il flop è j 5 5 , Trickett fa check e poi completa il check-raise a 5,4 milioni, sulla puntata a 2,4 milioni di Esfandiari. Il mago non ci sta e 3-betta a poco più di 10 milioni. Trickett non si arrende ed effettua una mini 4-bet a 15 milioni, lasciandosene dietro poco più di 20. Dopo qualche istante di esitazione, Antonio pusha ricevendo il call: per lui 57, per Trickett Q6 a quadri e l’assoluta necessità di una carta a quadri sperando che il rivale non chiuda alcun full. Questo è il resto del board:
E’ tripudio per Antonio “the magician” Esfandiari, che vince il torneo più ricco di tutti i tempi, diventando in un sol colpo il primo giocatore nella All Time Money List. Antonio rompe anche quella sorta di incantesimo che lo voleva mai più vincente di un braccialetto WSOP dal 2004, e da buon mago ha scelto il momento più felice per farlo…
Ecco lo storico payout:
1° Antonio Esfandiari $18,346,673
2° Sam Trickett $10,112,001
3° David Einhorn $4,352,000
4° Phil Hellmuth $2,645,333
5° Guy Lalibertè $1,834,666
6° Brian Rast $1,621,333
7° Bobby Baldwin $1,408,000
8° Richard Yong $1,237,333
Terminato il torneo dei record, parte il conto alla rovescia per il main event. Segui i nostri blog dedicati a tutti gli eventi delle WSOP 2012!