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WSOPE: vince Hinrichsen l’immortale, Speranza 2°!

Gianluca SperanzaValter Farina, Max Pescatori, Dario Minieri, Dario Alioto. Ci abbiamo sperato fino alla fine, di poter aggiornare questo elenco: è quello dei vincitori italiani di un braccialetto WSOP, al quale Gianluca Speranza sembrava in procinto di aggiungersi. Ma ad impedirglielo è arrivato un mai domo Andrew Henrichsen, australiano di chiare origini germaniche capace di portare a casa un successo in maniera rocambolesca nell’event 2 WSOPE – 1.090€ No Limit Hold’em, accompagnato da un premio da 148.030€.

L’evento era già passato alla storia come il più affollato di sempre alle WSOP Europe, e poteva divenire doppiamente indimenticabile per noi italiani, soprattutto viste le premesse: Speranza partiva già da chipleader di un final table che vedeva anche Tarcisio Bruno tra i superstiti.

Tarcisio Bruno: terzo posto e tanta sfortuna per luiL’abruzzese parte anche con il piede giusto, dando il via alle danze con l’eliminazione del primo giocatore: Lejolivet. Anche Tarcisio Bruno vuole dimostrare di non essere arrivato lì per caso, e sfodera gli artigli in un paio di occasioni per ribadire le sue qualità. Dopo l’uscita di Nedjai in ottava, è il nostro Tarcisio protagonista della eliminazione successiva: AA vs AQ del talentuoso Eames che nulla può ed abbandona al 7° posto.

Un momento chiave del torneo è il coinflip che permette a Speranza di buttare fuori Eric Baudry: AK vs 55 e un K al flop manda il nostro in paradiso a 1,2 milioni di fiches!
Il francese Guigon ci toglie di mezzo anche il cliente più difficile, ovvero il “gallese di Napoli” Roberto Romanello, out in 5a piazza.

Qui inizia per Hinrichsen la modalità “non perdo uno showdown”: l’australiano vince il cooler preflop contro Speranza, che vede i suoi AJ suited superati dai KK avversari facendo raddoppiare il rivale.
Gianluca non si scompone ed elimina Guigon : così i contendenti rimangono quindi solamente 3, tra cui due italiani!
Il secondo pesante segnale della sorte arriva quando Hinrichsen finisce allin preflop ancora una volta contro Speranza, ma stavolta stradominato: a 10 vs 9 10. Il flop è k 4 3 , e quando al turn scende un 2 l’australiano centra il suo colore, anche se il nostro ha ancora chances di redraw. Una cuori al river rimetterebbe le cose al loro posto, ma l’ultima carta è un 5 e Hinrichsen respira mentre Gianluca scende a 1,2 milioni, circa il 50% delle chips in gioco (Bruno e Hinrichsen ne hanno circa 600mila a testa).

L’heads up che poteva essere tutto italiano lo è solo a metà: Speranza e Bruno finiscono allin preflop con il primo in svantaggio, A10 vs 1010. Un A al river manda a casa uno sfortunato Tarcisio Bruno, ricompensato comunque con più di 67mila euro.

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Si lotta per il braccialetto, si lotta per la storia. Gianluca parte con 1.794.000 chips, Hinrichsen con 541.000. I due non si fanno attendere e danno subito action, così dopo poche mani Gianluca ha il primo match point, quando fa call al 4bet allin di Hinrichsen che gira solo 10 8 . Due 5 neri sono le hole cards dell’abruzzese che però deve cedere quando sul flop scende un 10. Nessun 5 da turn e river, e Hinrichsen si porta addirittura in leggero vantaggio.

Andrew HinrichsenPoche mani più avanti, Speranza apre a 42000, Hinrichsen 3betta a 100000 chiamato dal nostro. Flop k 7 3 e bet 115000 dell’australiano, cui segue il call del nostro giocatore.
Il turn è un 6 e c’è ancora un bet/call, stavolta da 200mila.
Il river è un 3 e Hinrichsen annuncia l’allin, chiamato immediatamente da Gianluca che però si scopre perdente: k 9 per lui, a k per l’australiano che così conquista incredibilmente il braccialetto!

Ecco il payout di questo tavolo finale:

  1. Andrew Hinrichsen         148.030€
  2. Gianluca Speranza         91.262€
  3. Tarcisio Bruno         67.281€
  4. Bernard Guigon         50.146€
  5. Roberto Romanello         37.874€
  6. Eric Baudry         28.977€
  7. John Eames         22.449€
  8. Nabil Nadjai         17.608€
  9. Gregory Lejolivet         13.982

Tanta amarezza per Gianluca Speranza e per tutti noi tifosi italiani, ma comunque il momento del sesto braccialetto azzurro è vicino: sembra paradossale dirlo in un momento di delusione come è quello attuale a causa dell’impresa sfiorata, ma la realtà dice che il talento italiano si sta facendo strada a livello internazionale, in maniera sempre più frequente e perentoria. E’ solo questione di tempo.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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