Sta facendo molto discutere, da qualche giorno, uno spot avvenuto di recente in un ricchissimo torneo online. Il protagonista è Yuri Dzivielevski, forte ed eclettico giocatore professionista brasiliano, insieme all’ucraino Volodymyr Palamar. Vediamo come è andata la mano, posta all’attenzione generale – e anche analizzata – da un top player sempre attento come Patrick Leonard.
In questo Articolo:
Cosa fare con AK suited dopo questo allin? La situazione
Siamo al tavolo finale di un importantissimo torneo online, con buy-in da 10.300$ e con 10 milioni garantiti a montepremi. Prima di questo spot, la situazione del chipcount è la seguente:
- Hawwww 39.597.060 (49,5 BB)
- Nikki beagle 25.258.376 (31,5 BB)
- Y Dzivielevski 16.811.944 (21,1 BB)
- Volodymyr Palamar 14.796.099 (18,5 BB)
- Kostya_Jock 11.743.672 (14,6 BB)
- El@n Musk 4.441.997 (5,55 BB)
- Pedro Garagnani 2.950.852 (3,68 BB)
Quindi, un occhio al payout residuo, per avere un’idea di quanto sposta ogni singola posizione:
1° 1.584.600$
2° 1.222.007$
3: 942.501$
4° 726.973$
5° 560.779$
6° 432.624$
7° 333.804$
Come è andata la mano
Da UTG, Yuri Dzivielevski decide di andare direttamente allin per i suoi 21bb. Due posizioni più avanti siede Volodymyr Palamar, che ha 18,5bb e a k . L’ucraino decide per il fold e questo spot, come era prevedibile, inizia a fare il giro del mondo, soprattutto quando viene fuori che Dzivielevski aveva a q .
Tra i primi a postarlo su Twitter c’è Patrick Leonard, che raccoglie pareri di tanti player molto forti. Il dubbio qui è: gamblare oppure optare per un prudente fold ICM?
A essere decisivi nello spot, oltre alle mani e i range dei due giocatori in questione, ci sono ovviamente i due short stack (su cutoff e bottone) che influiscono tantissimo sulle decisioni da prendere. Altro elemento di notevole importanza, per valutare lo spot, è che sul BB c’era il chipleader Hawwww.
Intanto, vediamo come la pensano diversi pro intervenuti.
AKs, call o fold? I pareri dei pro
A dire la propria su questo complicato spot sono intervenuti davvero in tanti. Eccone una sintesi.
Fedor Holz
In base al range che ho fatto a Yuri io chiamerei, a maggior ragione dopo aver visto che shova anche AQs e dunque farebbe altrettanto con TT/JJ.
Brian Rast
Chiamo, poiché mi aspetto di trovare nel suo shoving range alcune mani che domino. Certo fa schifo l’idea di avere due short, ma qui abbiamo un ottimo spot per fare un sacco di chips.
Matt Affleck
Spot strambo, perché credo che Yuri qui non dovrebbe avere un range di shove. AKo forse è più close, AKs metto sicuramente. Diciamo che metterei con AKs+ e forse QQ.
Charlie Carrel
Me la gamblo. Troppo forti le implicazioni ICM sui Future Games.
Ben Wilinofsky
Credo sia un fold, a meno che la tua voglia di spitare sia più forte di tutto.
L’analisi di Patrick Leonard
Di seguito, l’analisi dettagliata dello spot che Patrick Leonard ha deciso di regalare ai suoi follower, in un interessante video di cui vi lasciamo la trascrizione e le chart con i range.
“Una delle persone che più apprezzo nel poker shova utg per 21bb. Quando decidi di giocare contro il chipleader sul big blind, devi avere nella tua strategia molti più shove che raise, perché ci sono situazioni in cui ad esempio qui con AQ apri, il chipleader ti shova magari A5, ma tu non puoi mai mettere. Inoltre, un tot di volte in cui apri con AK o AQ e lui difende con mani come 56 off, può metterti spesso in difficoltà con una leading strategy su diversi flop.
Se shovo AQ va bene perché mi assicuro di non venire pushato da mani come 77, 88, 99 e inoltre faccio foldare mani cone TT e JJ agli stack medi che parlano dopo di me, mentre con gli short ovviamente me la gioco e, dall’altra parte, impedisco al big blind di entrare in gioco con mani marginali e mettermi in difficoltà postflop.

In genere in ottica ICM si preferiscono mani con blocker alle coppie, per cui si tende a foldare 55>88, mentre si aprono mani come ATo e KJo e persino K8s. Qui invece inseriamo queste coppie nell’opening range per la presenza degli short, che shoveranno mani come AJ, KQ etc, e capirete che con ATo, una volta che ti chiamano, non te la giochi mai benissimo.
L’altro aspetto interessante da sottolineare sono gli shove puri, ovvero le mani con cui shoviamo nel 100% dei casi. Qui AKo, KQs e ATs sono sempre shove. La ragione principale è che AKo non vuole aprire e ritrovarsi chiamato con mani marginali da giocatori che ti possono mettere pressione postflop, costringendoti a volte a foldare la mano migliore. Shovando AKo invece possiamo trovare call da qualche mano dominata, in particolar modo dagli short stack che possono mettere anche con AT.
AKs va nel raising range, perché se mettiamo tutti gli AK sempre in shove, quando miniraisi vieni pushato molto più largo, ad esempio con gli assi suited. Quindi, sostanzialmente, mettiamo AKs nel range di open per scoraggiare quelli che ci vorrebbero shovare con Axs.
In termini di shove, quando decidiamo di shovare mani forti come QQ, JJ, TT e AKs allora dobbiamo iniziare a inserire nel range di shove anche mani più deboli come qualche AXs, così da proteggere il nostro range.

Contro questo range appena definito, il giocatore in middle deve chiamare questo range. Qualcuno sarà sorpreso da vedere che AKo, QQ e JJ sono puri fold.
Nel range di Yuri qui ci sono sempre tutte le frequenze di ATs, KQs e AKo, alte frequenze di A5s, altissime di A3s. Pertanto, con AKs qui staremo flippando molte meno volte di quanto si pensi e, al contrario, saremo dominanti contro le alte frequenze delle combo menzionate.”
Immagine di copertina: Yuri Dzivielevski (courtesy PokerNews)