Tornano le nostre interviste con i migliori esponenti di una disciplina come quella dei Sit & Go e oggi è il turno di Alessandro Moscetta, che ha centrato un paio di moltiplicatori interessanti.
Ecco le sue parole per le quali lo ringraziamo.

Intervista ad Alessandro Moscetta
Vuoi parlarci un po’ di te? Dove vivi, un po’ di vita privata, i tuoi hobby?
Si, senz'altro, anche se c'è poco da dire, sono un ragazzo normalissimo ormai prossimo ai 40 anni che gioca e poker da anni come lavoro e conduce una vita più che normale. Vivo ad Anzio da sempre tranne per una parentesi londinese di 7 mesi.
Hai iniziato parecchio tempo fa a giocare a poker. Come era scoccata la primissima scintilla?
Dunque, la scintilla è scoccata in una sala che aveva aperto da poco dove facevano dei tornei di Texas Hold’em. Ne rimasi subito affascinato e iniziai a frequentare la sala e giocare i tornei, poi la vera scintilla fu la conoscenza e la frequentazione con un ragazzo che diventò in futuro un grande amico che mi segnalò un forum dove c'erano video e articoli e da quel momento capii che questo potesse diventare un vero lavoro.
Qualche tempo dopo hai avuto una sorta di “rigetto” per il gioco. Cosa pensi ti abbia stancato, o perché no, annoiato di quella parte della tua vita?
Sì, è stato un insieme di cose nel periodo in cui abitavo a Londra con altri tre amici dove all'inizio le cose andavano bene poi sia il lavoro che la convivenza non erano le stesse dell’inizio. Io che mi sentivo saturo e non più stimolato specie per la disciplina MTT e decisi di mollare e tornare indietro.
La passione per il teatro
Sappiamo che sei appassionatissimo di cinema e teatro. Ci diresti tre film e tre opere che ti sono piaciute più degli/delle altre?
Per quanto riguarda i film, Stalker- Tarkovskij - Dogtooth- Lanthimos (disturbante… nel senso che lo consiglio, ma non lo consiglio!). Three of life - Malick. Invece per il teatro: Pitecus - Rezza 1984- Orwell - Le nozze di Figaro.
In seguito hai scoperto gli Spin & Go, in che modo è successo e quali caratteristiche ti hanno affascinato più delle altre?
Chi giocava MTT con me si spostò agli Spin e mi fece vedere qualche sua sessione dove era lampante la possibilità di avere risultati migliori rispetto agli mtt, per via del field e, cosa principale, la possibilità di gestire gli orari, cosa che nei tornei non si può fare, visto che devi essere davanti al pc tutti i giorni alle 8 di sera, cosa non obbligatoria negli Spin.
Come hai conosciuto PokerMagia? In quale occasione?
Pokermagia la conobbi quando nacque tramite Filippo Voconi che faceva " reclutamento" su cbet, il maggior forum italiano all'epoca. Lo contattai e mandai i risultati MTT. Riscontrato parere positivo, poi feci tutto l'iter per entrare nella scuola e iniziai la mia avventura con Magia.
Le scuole di poker e il loro ausilio
Che tipo di input ti ha messo in condizione di seguire una scuola di poker e che boost ti ha fornito tale scuola a livello di miglioramento del gioco?
Le scuole che fornivano formazione a livello pokeristico hanno sempre fatto parte del mio percorso come player. L’input è poter imparare da chi ne sa più di te e ti fornisce il suo sapere e il boost che questo poi si verifica con i miglioramenti.
So che in un paio di mesi hai portato a casa due moltiplicatori da €20.000. Puoi raccontare entrambe queste belle avventure? Hai campo libero, racconta ciò che vuoi.
Sì, sono state due belle botte di fortuna anche perché in entrambi i casi stavo per staccare sessione. In entrambi non ho trovato reg ma solo occasionali e questo ha semplificato il tutto. Nel primo c'è stato uno spot che ha cambiato tutto dove entrambi abbiamo trips ma io avevo il kicker peggiore e hitto full al river e nel hu in un pairato con oppo occasionale ma su cui avevo qualche info, ho messo resto con 8 high sul suo check raise sapendo che i trips lui li trappava post flop. Nel secondo, molto più liscio, vinco jj vs qq hittando scala al river e l'hu oppo non ha mai giocato lasciandomi vincere raisando e foldano sempre con molti open fold da sb.