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Alex Millar: "Jungleman12, quest'anno voglio batterti"

Alex Millar è stato uno dei protagonisti, dati alla mano, dei tavoli di cash game high stakes nel 2013: nonostante questo, per l'anno appena iniziato le sfide non sembrano mancargli.

"Nonostante sulla carta il 2013 sia stato il mio anno più profittevole, in realtà avendo venduto una parte della mia azione al $400/$800 si è trattato del peggior risultato negli ultimi quattro anni per le mie tasche. Nonostante questo, si è rivelato profittevole".

E dire che era cominciato tutt'altro che bene. L'inglese aveva appena ricevuto indietro il denaro che aveva bloccato su Full Tilt Poker - pari ad oltre 800.000 dollari - per perdere tutto all'inizio dell'anno contro Viktor Blom e Phil Ivey: "Ad un certo punto ero in passivo per circa un milione e mezzo - ha dichiarato a BluffEurope.com - poi le cose sono andate incredibilmente bene".

Nonostante storicamente sia uno specialista di heads-up No Limit Hold'em, negli ultimi tempi ha giocato soprattutto 6-max, ma adesso ha intenzione di tornare a competere sul terreno che gli è più familiare: "In passato mi davano azione soltanto Ben Sulsky ed Isaac Haxton, ma adesso visto che è un po' che non gioco testa a testa gli avversari non mi mancano".

Ultimamente uno dei più agguerriti contro di lui è stato Daniel Cates: "Se vuoi toglierti la ruggine di dosso lui è perfetto, perché ti fa pagare ogni errore. Tra noi credo che l'edge sia molto risicata, anche se forse in questo momento lui ha un piccolo vantaggio su di me".

Anche Millar crede che ad oggi Douglas Polk sia il migliore, ma si tratta di un primato che potrebbe sempre cambiare: "Una volta il migliore era Isildur1, poi Ben Sulsky o Daniel Cates, e adesso certamente è lui, ma si tratta di un ciclo destinato a non fermarsi, perché tutti cercano di migliorare costantemente".

In futuro probabilmente si scontrerà anche con lui, così come pianifica di dedicarsi anche al Pot Limit Omaha, ma una cosa per volta: prima c'è da battere "jungleman12".