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Analisi di una mano con Phil Hellmuth: pessima lettura al NAPT Shootout

Phil HellmuthDal Blog di Phil Hellmuth: La scorsa settimana ho parlato dell’importanza della matematica e dell’abilità di saper leggere i tuoi avversari, ingredienti essenziali per avere successo in un torneo no limit Hold'em. Bene, nell’evento “$25,000 North American Poker Tour High-Roller Shootout” tenutosi a Las Vegas la scorsa settimana, sono stato coinvolto in una mano dove sarebbe stato meglio affidarsi solamente alla matematica.

Ecco cosa è accaduto: Ho lasciato che John Duthie e Hevad Khan rubassero ripetutamente i miei blinds. Continuavano a rilanciare sul mio big blind ed io non ho mai fatto un reraise in risposta. In quattro ore di gioco, ho chiamato i raise solo due volte dal big blind e ho vinto solo un piatto da quella posizione. Da parte mia giocare così rappresenta uno stile di gioco abbastanza weak, specialmente se i blind e le ante aumentano ogni quaranta minuti – quindi in maniera veloce, anzi molto veloce.

Non m’importa se i giocatori mi rubano i blind se la struttura di un torneo è lenta. In realtà gli sto facendo credere di essere in grado di bluffarmi in qualsiasi momento vogliano loro. Così, quando conta davvero giocare, gli farò call e andrò a vincere un grande pot facendo uno slow play con una grande mano. Per esempio, chiamando con A-K suited dal big blind, e facendo poi check al flop e al turn con un board del genere A-K-4-6.

Ma quando la struttura è veloce le cose cambiano. Non puoi farti rubare sempre il big blind se per tre ore di fila ricevi una serie di brutte carte.
La miglior tattica da usare quando un avversario continua a rilanciarti sui blind è di fare occasionalmente un reraise per fargli capire che non siete disposti sempre a lasciargli prendere i bui.

Normalmente faccio affidamento sulle mie abilità di lettura per determinare quando dovrei fare un reraise dal mio big blind, ma qualche volta finisco per passare la mano perché non riesco ad avere una buona lettura. La stessa cosa mi capita giocando online, dove leggere gli avversari è molto difficile. Queste sono le classiche situazioni dove la matematica gioca un ruolo fondamentale.

La matematica presuppone che il tuo avversario non sempre abbia una mano forte. Di conseguenza, occasionalmente dovresti fare un reraise dal big blind. Infatti, se il torneo “NAPT” si fosse giocato online, sarei stato più aggressivo e avrei contro rilanciato Duthie e Khan quando mi cercavano di rubare il big blind. Avrebbero subito capito che il mio blind non era facile da rubare senza combattere.

Comunque, torniamo al torneo NAPT.
Con i blinds a $600/$1,200 più $100 di ante, Duthie apre per $3,600. Io ero nello small blind e avevo K-J. Ci ho pensato a lungo. La mia prima lettura era che Duthie avesse una mano forte dato che il rilancio era stato di esattamente tre volte il big-blind. Tuttavia, in qualche modo mi sono auto-convinto che era una mano debole e sono andato all-in per $22,700.

Duthie ha affermato di sperare di non trovare due assi, e subito dopo fatto il call con a k . Ho perso la mano e così sono stato eliminato dal torneo. Tutto per colpa di una lettura pessima.

Non sempre sono in grado di fare letture perfette – nessuno lo è. Ma non devi per forza saper leggere ogni volta alla perfezione il tuo avversario per poter vincere un torneo di poker, te lo dice uno che ha vinto undici braccialetti alle World Series of Poker. E’ molto più importante che tu sia in grado di leggere il tuo avversario perfettamente solamente una o due volte ogni ora.

La prossima volta, mi affiderò di più sulla matematica e spero che le mie letture siano abbastanza buone in quelle poche mani in cui ne ho più bisogno!