Vai al contenuto

Come giocare AK con una ventina di big blinds?

La domanda del titolo farà sorridere i più esperti: resta il fatto che molti principianti in una situazione analoga non sanno bene cosa fare. Meglio rilanciare o andare all-in preflop?

Nonostante, come d’abitudine, dare una risposta universale – e che quindi prescinda dalle dinamiche del tavolo, dagli avversari che si hanno di fronte e via dicendo – non sia banale, è opinione comune che  con quello stack generalmente openraisare AK (come faremmo con qualunque altra mano) per chiamare un all-in sia più profittevole che andare all-in preflop noi stessi.

Certo, pushare ci evita un problema: decidere cosa fare postflop una volta chiamati, specie se il board non ci aiuta. E’ forse per questa ragione che molti giocatori alle prime armi preferiscono andare all-in in uno scenario simile: nonostante sia una giocata +EV in senso assoluto, diventa peggiore se comparata all’EV che ci garantisce raise/callare.

Il motivo è abbastanza semplice. Quando andiamo all-in preflop per venti big blind, facciamo foldare tutta una serie di mani che avrebbero chiamato un rilancio, e che non di rado avremmo dominato. Inoltre, impediamo ai nostri avversari di 3-bettare all-in con mani peggiori che stimano di avere fold equity contro il nostro opening range.

Di conseguenza, il range del nostro avversario contro cui finiremo all-in preflop è generalmente più forte quando siamo noi ad openpushare, piuttosto che quando chiamiamo una sua 3-bet all-in.

E se anche a volte dovremmo check/foldare su certi flop, non è poi un problema enorme: del resto, non la chiamano “big slick” per caso…