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Come ragiona un giocatore di heads-up hyperturbo high stakes?

[imagebanner gruppo=pokerstars] Per ovvie ragioni, non sono molti i giocatori che grindano gli heads-up hyperturbo con buy-in da 1.000 dollari o superiori, e fra questi ancora meno sono quelli che pubblicano video di strategia spiegando perché prendano decisioni che a molti potrebbero apparire insensate: tuttavia, “Katipo” è un’eccezione.

Ex giocatore di scacchi ed appassionatosi agli heads-up sit&go dal 2010, Alex – che su Bodog gioca dietro al nickname di Chessica – ha deciso di rimanere negli Stati Uniti nonostante il Black Friday, giocando su poker room “alternative” come ad esempio Black Chip Poker, dove si è scontrato in un heads-up da 1.200 $ hyperturbo con un regular che già conosceva.

Quest’ultimo è un giocatore che Alex rispetta, ma che nella mano che andremo a vedere ha a suo avviso commesso un errore abbastanza grossolano, almeno per un professionista di quel livello. Siamo a bui 25/50, e “Katipo” è leggermente in vantaggio, avendo uno stack di 536 fiches contro le 464 avversarie.

Lo statunitense si trova sul bottone ed ha in mano 10 6 , mano con cui decide di limpare. Il grande buio ci pensa e checka, vedendo un flop che recita 2 4 q . Dopo il check del suo avversario “Katipo” punta metà piatto, ma viene check/raisato fino a 100 fiches, mossa che come vedremo non lo convince affatto.

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Decide infatti di chiamare, e quando al turn cade il a , sul check del grande buio punta un terzo del piatto e riesce così ad assicurarselo. Il punto è quindi, perché ha deciso di fare floating con una mano come la sua? Le ragioni sono molteplici, e cominciano dal pensare al range del suo avversario, fin dal preflop.

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Penso che con mani come Q9 suited o QT off e migliori vada sempre all-in preflop sul mio limp – premette – e lo stesso vale per una serie di combo che contengano un quattro, come 54 suited, K4 suited, o A4. Anche alcune combo che contengono un due, infine, pusherebbero preflop”. Ma naturalmente non è tutto.

“Se avesse un due o un quattro non avrebbe molto senso per lui rilanciare, su un lock down board come questo – prosegue – finirebbe solo col gonfiare il piatto, e spesso riuscirei a farlo foldare in bluff anche con una puntata ridotta nelle street successive, come ho poi fatto al turn. Infine, mi aspetto che con una donna si limiti soltanto a chiamare”. Questo, sia per via delle informazioni che ha su di lui che per un altro motivo.

“Nel caso avessi una donna non ho scary card di fatto al turn – puntualizza – perché di re ne ha pochi nel range, e di assi probabilmente nessuno, mentre io invece posso averne di più. Questo significa che se io avessi una donna continuerei a valuebettarla al turn anche quando cade un asso o un re”. Tuttavia, se il board fosse stato leggermente diverso, il suo floating si sarebbe rivelato molto più rischioso.

“Nel caso in cui rilanci in bluff su flop 9 4 2 ad esempio – conclude Alex – può avere molte più overcard capaci di dargli la mano migliore al turn, mentre invece come detto in questo caso ne aveva davvero poche”. Ed è anche per questo che la sua giocata ha funzionato.

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