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I consigli del top player JNandez per trasformare un bankroll di $1.000 in $10.000

Il sogno di molti appassionati di poker è di trasformare questa passione in un lavoro. Molti, però, sono convinti che sia impossibile se non dispone fin dall’inizio di un capitale di partenza molto elevato, che gli consenta di giocare a limiti importanti. Per questo motivo, la maggior parte dei giocatori amatoriali gioca fuori bankroll e finisce per andare broke in men che non si dica.

Ma è davvero impossibile partire da un bankroll ristretto e arrivare a cifre importanti? Secondo il top coach e professionista Fernando “JNandez” Habegger non è così. Dopo anni di intenso grinding online che gli ha fruttato profitti superiori al milione di dollari, lo specialista del PLO si dice sicuro che chiunque possa trasformare $1.000 in $10.000 giocando il cash game online.

Per farlo è però necessario seguire degli step ben definiti. Ecco quali sono.

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Come trasformare $1.000 in $10.000 giocando il cash game online

“La prima cosa di cui hai bisogno è un bankroll”, esordisce “JNandez”. “Il problema di molti giocatori è che partono con bankroll troppo bassi, come $25, $50 o $100. Penso che al giorno d’oggi sia piuttosto facile riuscire ad accumulare almeno $1.000 fuori dal poker, per poi destinarli esclusivamente al poker”.

Il primo consiglio del top player è quindi di trovare il modo di guadagnare almeno $1.000 nella “real life” da destinare al proprio sogno pokeristico.

“Passare da $100 a $1.000 giocando a poker online è una perdita di tempo ed energie considerando la rake ai micro-limiti. Per guadagnare i primi $1.000 ha molto più senso lavorare nella real life“.

Fernando “JNandez87” Habegger

La gestione del bankroll: partire dal NL25 con 40 buy-in

Per quanto riguarda la gestione del bankroll, Habegger si dimostra un esponente della scuola americana: aggredire i livelli è fondamentale, quindi si può anche partire con pochi buy-in a disposizione.

“Il mio suggerimento è di accumulare un bankroll di almeno $1.000 e partire dai limiti $0,10-0,25. Così hai 40 buy-in a disposizione. Quando sali nei livelli, suggerisco di diventare più conservativo con il bankroll. A limiti più alti è meglio avere 50, se non addirittura 100 buy-in nel proprio bankroll”

Formazione e software di supporto

“La seconda cosa di cui ti devi occupare è la formazione“, prosegue “JNandez”. “Su internet ci sono un sacco di risorse assolutamente gratuite, oltre ai corsi a pagamento. Devi ottenere un’educazione pokeristica, imparare come funziona il gioco nei dettagli, diventare esperto”.

Fondamentale anche la possibilità di tracciare tutte le mani giocate. In questo senso, entrano in gioco i software di supporto.

“La terza cosa che devi fare è avere un tracking tool. È importantissimo per tracciare tutte le mani e poter fare hand review, per capire dove commetti errori e come migliorare il tuo gioco”.

La rake e le giuste conoscenze

Gli ultimi due consigli di “JNandez” riguardano lo studio della rake e l’importanza di avere amici grinder.

“Devi studiare nel dettaglio la struttura della rake di tutti i siti di poker su cui puoi giocare. Ci sono molti siti che hanno tavoli imbattibili a causa della rake troppo elevata, soprattutto ai limiti più bassi. Per salire da $1.000 a $10.000 è fondamentale comprendere quanta rake pagherai“.

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“Un’altra cosa che devi fare è trovare persone che giocano a poker al tuo stesso livello e condividono i tuoi stessi obiettivi. Anche se il poker è un one-man show, è fondamentale circondarsi di persone con cui parlare di strategia e della vita da pokerista, qualcuno che può supportarti perché capisce cosa stai passando”.

Studio e gioco al 50-50

Dopo aver fornito questi consigli, “JNandez” sottolinea l’importanza dello studio. Dal suo punto di vista, metà del tempo dovrebbe essere dedicato ad attività legate al poker ma lontane dal poker giocato.

“All’inizio ti consiglio fortemente di dividere gioco e studio al 50/50, cioè spendere lo stesso tempo per giocare e per studiare. Soprattutto all’inizio è fondamentale avere questa impostazione”.

Ma il professionista americano ha anche un consiglio sulla gestione del tempo tra poker e real life: “Se hai un lavoro oppure sei uno studente, devi essere consapevole che per farcela dovrai fare dei sacrifici. Devi crearti il giusto tempo per il poker se vuoi avere successo. Io suggerisco di ritagliarti tra le 15 e le 20 ore alla settimana da dedicare solo al poker, tra studio e gioco”.

L’applicazione pratica dello shot

Fernando “JNandez” Habegger ha anche spiegato come aggredire i livello sfruttando nel migliore dei modi gli shot.

“Quando arrivi a $2.500, ti consiglio di utilizzare $500 per tentare uno shot al livello successivo, il NL 50. Prendi questi 10 buy-in per fare dei test: com’è il livello? Quanto sei competitivo? Riusciresti a battere quel field?”

Il consiglio di Habegger è di sfruttare nel migliore dei modi i buy-in destinati allo shot.

“Prova a valorizzare questi 10 buy-in. Se vedi che riesci a battere il livello, torna ai $2.000 che ti rimangono e prova a far salire nuovamente il bankroll fino a $2.500 giocando al NL 25. Il mio suggerimento è di arrivare ad avere circa 80-90 buy-in del livello e a quel punto utilizzarne 10 per tentare lo shot. Se funziona, tornare indietro, accumularne altri dieci e salire con 20 buy-in”.

“Non mischiare il bankroll con i soldi della vita reale”

Infine, “JNandez” offre dei consigli importanti per rendere la crescita del bankroll costante.

“A questo servono gli shot: ti permettono di giocare a limiti alti molto più rapidamente. Se sei in gamba e hai la giusta run, puoi salire veramente in fretta con questa tecnica. Ma c’è un ultimo fondamentale consiglio: non mischiare mai i soldi della tua vita reale con il bankroll destinato al poker. Ciò che hai accumulato per il poker, ha un valore esclusivamente ai tavoli, non nella real life. E ricordati sempre di proteggere il tuo bankroll: quando arrivi al NL 200 puoi iniziare a fare $2.000 al mese, ma non devi montarti la testa. Mantieni la stessa disciplina e potrai rendere il poker un lavoro”.

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