Cyber Poker di Diego Rossi è un libro ambizioso, che si pone una domanda forse naturale per chi si avvicini al Texas Hold’em: cosa rende davvero forti i più grandi, e come è possibile emularli?
Sappiamo che il gioco del poker affonda le proprie radici nella matematica: compiere al tavolo decisioni corrette in quest senso ci consentirà sempre di vincere denaro, nel lungo periodo.
Se fossimo in grado di costruire quindi un programma in grado di prendere queste decisioni al posto nostro, e sempre in modo corretto, sembrerebbe che di colpo tutti i nostri problemi sarebbero risolti. E invece no.
Non soltanto evidentemente questi software sono assolutamente illegali su ogni poker room, ma in ogni caso non sarebbero in grado di battere i giocatori più abili, perché la matematica da sola non basta.
Il poker è infatti un gioco fatto di persone, con le loro debolezze, paure ed errori: una macchina non è in grado di valutare questi aspetti, ma i più abili professionisti sì.
Nell’arco delle sue 160 pagine, in questo volume edito dalla casa editrice DGS3, l’autore si interroga quindi sulle forze e debolezze tanto della componente umana che di quella freddamente elettronica: lo scopo è quello di capire come diventare un “cyborg”, attingendo ai punti di forza (e solo a quelli) di entrambe.