Daniel Negreanu è un personaggio che divide, ma una cosa è certa: quando parla di strategia è sempre interessante ascoltarlo. Non perché debba essere considerato il più forte torneista al mondo (lui stesso dice che la prima posizione nella all-time list ha poca importanza) ma perché al contrario di alcuni noti colleghi (vedi Phil Hellmuth), non ha mai smesso di studiare e informarsi sull'evoluzione del gioco, con l'obiettivo di restare sempre competitivo.
Ad esempio, Daniel si è messo a studiare la GTO con due coach di Los Angeles per colmare il gap con i fenomeni tedeschi degli high roller.
Negreanu è un pro capace di stare al passo con i tempi, come ha dimostrato anche in una recente analisi, nella quale ha parlato dell'evoluzione del bet-sizing nei tornei di poker.
Daniel Negreanu: "Com'è cambiato il bet-sizing negli MTT"
"Il bet-sizing è estremamente importante ed è cambiato tantissimo da quando ho iniziato a giocare a poker", dice Kid Poker.
"Inizialmente le persone rilanciavano 3 o 4 volte il big blind preflop, come minimo. Le pot size bet sul flop erano la regola, non l'eccezione".
Oggi, tutto è cambiato, ma Daniel crede di essere stato uno dei pionieri del poker moderno con la sua strategia (all'epoca rivoluzionaria) dello Small Ball.
"Proprio perché si usavano size molto ampie, sviluppai la mia strategia Small Ball. Prevede di utilizzare size molto piccole per darti la possibilità di giocare un numero maggiore di mani".
Oggi le size piccole sono la norma nei tornei high roller, come ha notato anche Negreanu.
"Se guardiamo agli high roller di oggi e a come si è sviluppata la strategia di gioco degli ultimi 18-24 mesi, vediamo che ci sono un sacco di piccoli raise preflop e tante piccole bet sul flop".
L'importanza dell'overbet
La grande differenza tra questo modo di giocare e il suo tradizionale Small Ball sta nel fatto che oggi i reg degli high roller utilizzano con grande frequenza una nuova mossa: l'overbet.
"La differenza con lo Small Ball è che oggi molti reg puntano 2 volte, se non addirittura tre volte il pot su turn e river", prosegue Negreanu. "Lo fanno per mettere la massima pressione agli avversari. L'overbet è un'arma potente quando hai un range molto polarizzato tra bluff totale e puro value. In questi casi se punti due volte il pot stai mettendo in grande difficoltà il tuo avversario. Al giorno d'oggi questo modo di giocare rappresenta i massimi livelli di poker".
Come giocare la bolla
Daniel ha anche parlato del corretto approccio da tenere durante la bolla di un MTT. In questa fase, che molti esperti ritengono cruciale per costruire il proprio percorso verso il final table, Daniel va controcorrente: non è necessario essere iper-aggressivi come molti sostengono.
"Se hai un grande stack dovresti sfruttare questa situazione, ma non penso che abbia molto senso giocare come un maniac. Devi comunque evitare di sprecare tutte le tue chips solo perché in bolla, secondo molti, devi essere aggressivo a tutti i costi".
Nelle situazioni di short-stack, invece, è fondamentale ragionare in maniera lucida sui freddi numeri.
"Se sei short, devi stimare quanto a lungo puoi durare, quante chips stai perdendo per ogni giro di blinds e quante mani puoi foldare per arrivare a premio. Tutta la tua strategia in bolla dipende esclusivamente dalla grandezza del tuo stack".