Davide Nutarelli, in arte "DJdaveEN", è uno dei professionisti che in questi anni hanno saputo fare meglio tra i torneisti italiani, grazie a passione, dedizione e indubbiamente talento.
La strada, per chi ha intrapreso questo sentiero che inizialmente era certo più agevole, comincia a farsi in salita: i regular sono sempre più numerosi e preparati, e se i giocatori occasionali restano sempre presenti nuove leve continuano a premere, per reclamare uno spazio che nessuno ha garantito.
Questo in ogni caso non sembra spaventare Davide, che ha sempre nutrito anche altre passioni non certo secondarie rispetto al poker, la musica su tutte, ma al pari di molti altri continua a clickare...
- Da torneista, quanto giudichi importante assumere il controllo del tavolo?
Nel poker trovo sia davvero essenziale saper trarre il meglio da ogni possibile scenario di gioco, sfruttarlo a nostro vantaggio il più possibile, ed è qualcosa che in pochi sanno mettere in pratica fino in fondo. Non a caso, solo una piccola parte di chi gioca a poker risulta vincente in modo significativo nel lungo periodo"
- Per essere vincenti bisognerebbe bluffare meno nella vita e più al tavolo da poker?
Quello è un bluff a tutti gli effetti, proprio come nel poker lo hai messo in pratica perché ti possa garantire un profitto in qualcosa. Così, nel poker bluffi perché pensi che l'avversario possa foldare una mano migliore e guadagnare in questo modo il piatto, nella vita perché in questo modo puoi riuscire a fare in modo che certe situazioni prendano una piega che ti è favorevole.
Il principio di fondo, secondo me, rimane sempre lo stesso, ovvero che l'importante è saper bilanciare. Se infatti a poker bluffi troppo spesso potresti perdere molto denaro nel lungo periodo, ed analogamente nella vita se menti in continuazione rischi di perdere diverse persone che ti sono care"