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Gennaro Imperatore: “la libertà, il poker e la mia sfida negli spin”

Intervista a Gennaro Imperatore. Siamo andati questa volta a disturbare uno dei ragazzi più interessanti e stimati della nuova schiera di coach di una disciplina così impegnativa come quella degli Spin & Go.

Da qualche anno a questa parte le dinamiche di insegnamento da parte dei coach più gettonati, sono variate e non di poco, per cui l’aggiornamento deve essere il più frequente possibile per rimanere al top in un contesto sempre più competitivo.

Gennaro Imperatore fa parte di questo gruppo e lo abbiamo contattato per saperne di più.

Gennaro Imperatore: “l’importanza della famiglia”

Intanto la solita domanda di rito che facciamo a tutti i ragazzi che sentiamo per la prima volta. Ci parli un po’ di te e della tua vita?

Salve a tutta la community di Assopoker, sono Gennaro ho 32 anni e gioco a poker da diversi anni, sono sposato ed ho una bella famiglia con 3 figli che mi è sempre vicina.

Il poker è una disciplina che mi piace tantissimo, per questo è diventata qualcosa di più di una semplice passione. Puoi giocare e fare coaching ovunque e a qualsiasi ora e, soprattutto, non hai limiti, puoi crescere studiando e giocando e facendo qualcosa che ti piace.

Gennaro Imperatore, courtesy Perla-Imperium-Poker Maps

Come hai scoperto il poker del nuovo millennio?

Ho scoperto gli spin e go e la scuola grazie ad un mio caro amico Raffaele di Francia player attuale di pokermagia ed ex coach della scuola stessa. Quando lui intraprese la carriera spin mi presentò alla scuola e lì mi si aprì il mondo

So che il tuo main game è diventato da tempo gli spin & go. È stato amore a prima vista, oppure sei passato prima per altre discipline?

Prima di scoprire gli spin giocavo in maniera amatoriale un po’ di tutto, tornei sit e anche spin, ma ovviamente senza studio non potevo fare altro che perdere poi grazie alla scuola sono riuscito a crescere.

L’importanza della libertà

Come si conciliano le tue attività di vita sociale, visto che hai tre bambini, con quelle professionali?

Come dicevo prima riesco a fare conciliare il tutto grazie alla libertà che un professionista di poker ha, perché decidi tu a che ora giocare e per quanto tempo.

Oltre all’attività di coaching per PokerMagia, stai ancora giocando?

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Sì, per me grindare è fondamentale. L’attività di coaching ti permette di studiare assieme ai tuoi allievi e di confrontarti così da permettere la crescita sia loro che tua.

Fino ai 100 su Stars e iPoker

Quali sono i livelli che hai raggiunto da giocatore?

Sono riuscito ad arrivare a giocare gli spin da 100 sia su PokerStars che su ipoker da qualche anno ormai e bisogna sempre studiare e giocare tanto per allenare la mente ed essere sempre al top, un po’ come il giocatore di calcio che si allena costantemente per non perdere la forma fisica. A questo riguardo vorrei ringraziare Eros Zappacosta e Giuseppe Murabito che a mio parere sono tra i coach più forti in Italia

Da quando hai iniziato, in cosa ti senti migliorato più delle altre cose?

Sono tante le cose che grazie a questo mondo sono riuscito a migliorare ma una in particolare che mi sento di raccontarvi.

Il poker ha fatto sì che io oggi sia più riflessivo rispetto ad anni fa quando ero una persona molto impulsiva che agiva spesso senza pensare o pensando poco. Oggi grazie al poker sono molto più felice e migliore come persona.

Come si instrada un giocatore alle prime armi?

La scuola ha delle strategie curate e abbastanza semplici per i giocatori alle prime armi. La cosa più importante che deve fare il coach è appassionare il giocatore magari raccontando la sua esperienza personale così da stimolarlo sempre di più.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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