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"Ho incassato 14 mystery bounty!" Giorgio 'Jalapeno28' Morreale racconta la vittoria del Main Event MicroMillions

Il Main Event MicroMillions di PokerStars / Sisal si è chiuso martedì mattina con la vittoria di 'Jalapeno28', giocatore di Pisa che risponde al nome di Giorgio Morreale.

Il 34enne ha iniziato a giocare a poker nel 2020 e da due anni dopo con un approccio professionale: ecco la nostra chiacchierata in cui Giorgio racconta l'andamento del torneo e gli spot decisivi.

L'apertura

Partiamo dall'inizio, ovvero dal day 1...

Guarda, in realtà questo main event, che si è concluso in modo meraviglioso, in realtà è partito con un primo bullet che è finito subito nel cestino. Poi anche il secondo bullet è stato abbastanza anonimo, nel senso che ho passato il day 1 con uno stack medio tra i 20 e i 30bb. Poi ricordo che sono finito a un tavolo davvero simpatico.

Cosa è successo a questo tavolo?

In poco tempo ho individuato un giocatore occasionale che aveva la peculiarità che sembrava giocare post flop in modo molto diretto, non direi aggressivo ma molto diretto, nel senso che faceva size molto grosse rispetto al pot e se puntava flop molto spesso proseguiva, quindi aveva questo modo di giocare molto diretto e infatti come dire me lo sono adocchiato subito. Solitamente quando trovo questa tipologia di giocatori la mia strategia è semplice: aspetto che arrivi uno spot bello pulito contro quel giocatore e cerco di sfruttare questa tendenza a giocare in modo diretto, cosa che fortunatamente è successa. Infatti contro di lui ricordo una mano arrivata poco prima che iniziasse la fase mystery bounty che mi ha dato la svolta.

Raccontala!

Non ricordo con che deepness giocassi ma lui era più deep di me. Apro QQ da early position e lui flatta. Al flop siamo in heads-up e arriva 8 carta alta, quindi un board che da early position si checka molto fuori posizione. Infatti ho checkato e ho sfruttato questa tendenza dell'avversario, che ha subito puntato pot, io ho check-raisato proprio per sfruttare la sua tendenza a essere così diretto. Infatti lui è andato all-in e ha girato coppia di nove. Ho fatto un enorme double-up che mi ha dato uno stack bello corposo per potermi tirare dal terrazzo nella fase mystery bounty, cosa che è successa puntualmente.

A livello strategico il modo migliore per giocare i tornei Mystery Bounty è 'lanciarsi dal terrazzo' quando si copre un avversario in all-in.

Giorgio 'Jalapeno28' Morreale

Le taglie misteriose

Alla fine quante taglie misteriose hai incassato al Main Event MicroMillions?

Penso tredici o quattordici, ma ero già contento dopo aver incassato una bella taglia da 2.500€ che era la seconda per entità, la prima era da 5.000€.

Quanti call belli larghi hai piazzato?

Road to Campione

Tantissimi. In realtà quando inizia la fase mystery bounty è come se saltassero tutte le strategie. Per alcuni può non essere troppo piacevole, però è così che funzionano. A livello strategico il modo più profittevole per giocare questo tipo di tornei, detto fuori dai denti, è proprio tirarsi dal terrazzo, ovvero giocare con la maggior parte del mazzo quando si copre un avversario in all-in.

Il tavolo finale

Al tavolo finale conoscevi qualche avversario?

Come player sapevo che due erano reg, 'giammymago3001' e 'gabrielepat' che è poi quello che ha fatto secondo. Il primo mi è piaciuto come si è comportato al tavolo finale, l'altro l'ho conosciuto meglio anche poi in fase di heads-up.

Hai adottato qualche aggiustamento strategico particolare al tavolo finale?

No, non ho fatto grossi adattamenti a livello strategici. Come atteggiamento in generale ai tavoli non ho un forte orientamento verso l'exploit. In realtà quello che chiamano exploit secondo me è molto frainteso, cioè cosa sia exploit e cosa intenda il giocatore medio per exploit è molto frainteso, però è solo una mia opinione. Io tendenzialmente tendo a sfruttare al meglio quelle conoscenze che mi sono creato per cercare di giocare il più possibile vicino all'ottimale. Poi chiaramente se a giochi in corso acquisisco delle informazioni che mi sembrano veramente rilevanti, allora magari qualche accorgimento lo piazzo, però niente di troppo drastico. Anche questo final table ho cercato di gestirlo in questo modo, considerando in più le implicazioni ICM che erano in gioco.

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Il raddoppio sei left

Al tavolo finale c'è stato qualche spot decisivo?

Sì, direi due spot chiave che credo siano anche interessanti. Uno è a sei left, gioco da small blind per circa 10bb, l'azione viene foldata fino a me e su big blind c'è un giocatore con 50bb che mi copre. Ricevo coppia di nove che è una mano interessante perché credo che la maggior parte dei reg tenda a giocarla in modo troppo diretto, in una situazione simili. Io invece ho reputato che fosse una mano abbastanza forte per limpare, anche se overall la mia strategia in uno spot del genere non prevedete tanti limp, ho pensato che 99 fosse una mano abbastanza forte da limpare per poi eventualmente giocare post flop se il mio avversario avesse checkato dietro, che è poi quello che è successo.

Scende un flop molto dry, 3-3-J rainbow, io checko sperando che metta più possibile nel piatto perché il suo range è veramente loose. Infatti lui punta addirittura over pot al flop, io ho callato serenamente con la mia coppia di nove e poi sono stato abbastanza fortunato nel runout perché al turn è arriva un 6 che non aggiunge alcun tipo di complessità allo spot, io checko, lui checka in posizione. Poi al river arriva il terzo tre del board, non ci sono colori chiusi perché il board rimane molto dry quindi per me 99 è una mano che sta quasi sempre vincendo contro il range di big blind. Pensando che il mio avversario non potesse avere grandi mani di valore, ho checkato perché non attribuendogli showdown value pensavo avrebbe bluffato. Infatti mi ha messo all-in, io ho chiamato e lui ha girato 8-2o. Sono stato contento di questo spot perché la scelta facile sarebbe stata un all-in preflop di 10bb, ma ho preferito limpare perché appunto credevo che la mia mano fosse abbastanza forte e giocando contro un avversario occasionale pensavo che andando postflop contro di lui avrebbe potuto sbagliare veramente tanto, cosa che secondo me ha fatto perché credo che gestire 82o come l'ha gestita lui credo sia un pochino troppo.

La trappola per superare i 100bb

E questa è una...

 L'altra mano chiave del mio final table è una mano giocata sempre al flop contro il chip leader. La cosa da chiarire è che dopo quel double up con 9-9 ero riuscito piano piano anche a salire ancora e ad ammonticchiare un po' di chips fino ad arrivare a uno stack di 50bb, sempre sei left. Per me la situazione è abbastanza particolare perché ora sono sì a 50 bui, ma affronto un chip leader che gioca con 80-90 bui ed essendoci giocatori più corti ho una pressione ICM veramente alta. Questa come premessa.

Andiamo alla action

Succede che sulla apertura del chipleader 'gabrielepat' da hijack spillo KK da cutoff, una mano che spesso viene gestita in tribet per rompere. In game invece ho pensato che per la pressione ICM avrei dovuto ad esempio flattare probabilmente a frequenza piena mani come QQ e ho pensato che KK poteva essere un mix. Infatti mi sono limitato al call da cutoff, sia per avere una mano forte per gestire il postflop con una pressione ICM così alta, sia per indurre qualche avversario più short dietro di me a squeezare o shovare. Poi sono stato fortunato perché il più short del tavolo ha shovato per 6bb e poi il chipleader ha deciso di reshovare con coppia di nove. Una scelta che non condivido, comunque ho avuto il più facile dei call e addirittura ho settato al flop. Quello è stato veramente il punto di svolta del mio final table perché sono diventato chipleader con cento big blinds e il secondo nel count ne aveva tipo 30, quindi dopo quella mano è diventato tutto molto più facile e gestibile.

Dopo l'ultimo showdown hai esultato?

Ero veramente contentissimo, ma era davvero tardi e c'era mia madre al piano sopra che dormiva, quindi non è che abbia urlato. Però ho stappato lo champagne e ho fatto un regalino al canale Twitch del mio amico e collega William Mancini che stava trasmettendo in streaming il mio final table.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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