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Isildur1 massacra Phil Galfond in heads-up per 883.000$

La domenica è forse il giorno del riposo, ma certo non per i giocatori di poker: lo sanno bene Viktor Blom e Phil Galfond, che si sono sfidati per 12 ore su quattro tavoli di Pot Limit Omaha $300/$600 in heads-up, con “Isildur1” che ne è uscito nettamente vincitore.

Un testa a testa di quelli che piacciono allo svedese, senza soste né esclusione di colpi, dove “OMGClayAiken” si è trovato sempre ad inseguire, nonostante sia stato proprio lo statunitense ad aggiudicarsi i piatti più significativi, entrambi da oltre 200.000 dollari. In entrambi i casi Galfond mette tutti i soldi nel piatto da favorito, ma mai in modo schiacciante: nonostante il Run it Twice, se li aggiudicherà per intero.

Come ad esempio in questo piatto da 208.000 $, nel quale Blom 3-betta preflop, viene chiamato ed i due finiscono ai resti su flop 10 2 4 , con Phil che ha 10 10 5 8 e Viktor che risponde con a 5 k 6 : nel primo caso “Isildur1” chiude colore al turn col j , ma viene punito dal 10 al river, mentre nel secondo board girato nulla cambia.

Grazie a questo scontro conclusosi pesantemente in proprio favore, con un guadagno di circa 883.000 dollari, il pro di Full Tilt Poker può finalmente tirare il fiato dopo un paio di settimane disastrose, che lo avevano visto nettamente perdente un po’ ovunque. Tra l’altro, su 2+2 sono emersi dettagli proprio su “Isildur1”, che pare abbia dei debiti sia con “jungleman12” sia con un giocatore tedesco, “saniker” su Full Tilt Poker.

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Nel caso di quest’ultimo (e da quanto scritto dallo stesso giocatore teutonico) il debito supererebbe il milione, mentre per quanto riguarda Daniel Cates lui stesso ha ammesso che si tratti di una cifra molto inferiore, e che in ogni caso Viktor Blom stia onorando gradualmente il proprio debito.

Non è chiaro se queste cifre fossero soltanto dei prestiti o almeno in parte rientrassero in accordi di staking, ma in generale tutto questo non sorprende: accade spesso che i giocatori più in vista si “passino” somme di denaro anche consistenti, nel momento in cui ne abbiano bisogno e non possano aspettare i tempi sensibilmente più lunghi dei trasferimenti bancari. 

Tenere traccia di sessioni tanto frenetiche e dai risultati così contrastanti a distanza di una manciata di ore non è impresa facile, considerando anche che l’azione non accenna a diminuire: d’altra parte, che sessioni del genere si finiscano in vincita oppure in perdita, le ragioni per tornare a sedersi non mancano di certo.

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