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Jonathan Little: i punti di forza di un bluff economico

pokerstars_500_freeroll114Jonathan Little era naturalmente fra i giocatori presenti allo scorso EPT di Barcellona, durante il quale lo statunitense si è trovato coinvolto in un piatto che è riuscito a vincere grazie ad un bluff, tanto semplice quanto efficace.

Ci troviamo nelle prime fasi del torneo, su bui 75/150: il suo stack sfiora le 30.000 fiches, mentre tutti gli altri giocatori al tavolo ne hanno di più. Seduto in posizione di hi-jack, dopo che tutti hanno foldato prima di lui “FieryJustice” decide di aprire il gioco a 400 con 6 4 , venendo chiamato sia dal cut-off che dal bottone, mentre i bui foldano.

I due avversari di Little sono molto diversi fra loro: il primo è infatti un ragazzo che pare piuttosto aggressivo, mentre il secondo è un signore che pare piuttosto chiuso. Il flop è interessante, visto che con k 7 5 ci consegna un progetto di scala aperta, su un board comunque piuttosto complicato da gestire.

“Bisogna essere piuttosto cauti in uno scenario del genere, visto che è piuttosto probabile che uno dei nostri avversari possa avere un buon flushdraw oppure una top pair – premette Jonathan – naturalmente potrebbero anche aver floppato colore ma si tratta di un’eventualità abbastanza rara”.

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Secondo Little l’opzione migliore, nella sua situazione, è certamente quella di puntare: “Se checko ed uno dei miei avversari punta penso che dovrei foldare, perché anche una volta che dovessi chiudere il mio progetto non potrei sentirmi a mio agio nel giocare un grosso piatto fuori posizione”. Per questo decide di puntare lui stesso in semibluff, facendo 800 su un piatto di 1.625. Se il cut-off folda il bottone chiama, ed il turn è un simpatico j .

“Trattandosi di un giocatore piuttosto chiuso, credo che gran parte del suo range al flop, una volta che chiama, sia formato da mani che contengono un re o dai dei flushdraw, che a questo punto hanno chiuso e non credo foldino mai, a prescindere da quanto possa puntare“. Eppure, anziché arrendersi, puntare è proprio quello che decide di fare.

Molti giocatori in una mano simile finiscono col commettere due errori – sottolinea – il primo, è quello che sentono di dover bluffare ma non lo fanno. Il secondo, nel momento in cui decidono di farlo, è quello di puntare una somma troppo alta, nel tentativo di rappresentare un colore”.

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Jonathan Little

Jonathan Little, maestro nei tornei sia online che dal vivo (photos courtesy PokerNews.com)

Jonathan decide infatti di puntare appena 1.200 fiches su un piatto di 3.225, spiegando in questo modo la sua decisione: “Un avversario capace di stimare correttamente il mio range qui non folderebbe mai top pair, ma penso che di fronte alla quarta fiori questo giocatore possa farlo – premette – puntando così poco il mio bluff non deve funzionare così spesso per essere profittevole, ed inoltre posso rappresentare un range più ampio di flush, che comprenda anche quelli più deboli”.

In questo caso il suo avversario ha foldato e così Little è riuscito a vincere il piatto, ma cosa avrebbe fatto nel caso avesse chiamato? “In quel caso mi sarei limitato a check/foldare al river – ammette – a quel punto avrebbe sempre un colore credo, e non penso proprio di poter vantare alcuna fold equity a quel punto”. Ma per fortuna in questo caso non ne ha avuto bisogno.

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