Al Super High Roller Cash Game dell’Aria di Las Vegas lo spettacolo è di casa. Non solo giocatori del calibro di Daniel Negreanu, Chris Kruk, Matt Berkey e diversi altri allo stesso tavolo, ma anche stakes per cuori forti: buy-in minimo da 50.000$ e bui 200$/400$. Il tutto è stato ripreso dalle puntuali telecamere di PokerGO, che lo ha poi trasmesso in due puntate. Nel day 2 è accaduta una mano inizialmente abbastanza tranquilla, che ha avuto un finale pirotecnico. Andiamola a vedere.
In questo Articolo:
Justin Young vs Daniel Negreanu: un pot da 365 big blinds!
Preflop
Justin Young, che ha circa 110mila dollari davanti, apre con 3 5 a 1200$. Due posizioni più avanti (su Hi-jack) c’è Matt Berkey, che siede con circa 90mila e 3betta fino a 4.000$ con j 8 . Daniel Negreanu è sul bottone, ha uno stack di 74mila e accetta la puntata di Berkey con i suoi k q . Si adegua anche Young e si va al flop.
Flop
Le prime tre carte comuni sono 5 5 2 , Young parla per primo ed è “nel burro”, con il suo francamente illeggibile trips floppato. Justin decide comunque di checkare lasciando la parola a Berkey, che prosegue nella sua strategia puntando 4.500$ su un piatto da 13.000$. Chiama Negreanu e ovviamente anche Young.
Turn
Il turn è una maliziosa q , che migliora sia l’equity della mano di Negreanu che quella di Berkey. Non a caso quest’ultimo, dopo il nuovo check di Young, punta scegliendo stavolta una size più corposa: 16.500$ su piatto da 26.500$. Chiamano entrambi, così si arriva al river con un piatto da 76.000$.
River
Young non è certamente contento di vedere la q scendere come ultima carta del board e fa check, imitato ovviamente da Berkey che ha di certo “snasato” che questo piatto non fa più per lui.
Il gioco arriva a Daniel che punta 35.000$, poco meno di mezzo piatto. Young ci pensa qualche istante ma non si esime dal fare call, consegnando così un piatto da 146.000$ a Daniel Negreanu!
146mila dollari e un indovinello
Young paga una condotta sicuramente attendista, ma proprio in coerenza con la linea tenuta forse avrebbe potuto trovare il tasto fold sul river. Certo rimane un laydown difficile e viene da pensare che un check-raise sul turn avrebbe potuto rappresentare un’alternativa possibile, anche perché Young non ha certo moltissimi 5 nel suo range e la forza del suo trips sarebbe rimasta ben dissimulata, anche per via dei possibili flush draw a cuori (che infatti aveva Berkey ma allo stesso modo avrebbe potuto avere lui).
Daniel invece incassa i dividendi di una condotta abbastanza disinvolta sul flop, anche se si tratta pur sempre di cash game abbastanza deep e lui partiva con 185 big blinds.
Ricordiamo che stiamo parlando di un cash game di alto livello ma pur sempre televisivo, e tra giocatori che si conoscono bene o molto bene.
Inoltre i player sembrano distratti dall’indovinello sulle anatre posto durante la mano da Chris Johnson, che sembra “intrippare” Negreanu anche più della stessa mano in cui vincerà un piatto gigante…
Ah, per la cronaca, la risposta è “7 anatre per Chris e 5 per Justin”.
Il video della mano
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— PokerGO (@PokerGO) 20 marzo 2019