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Poker online europa

Il Direttore dei Monopoli Alesse boccia la liquidità internazionale del poker: “non incrementa le entrate erariali ma…”

In merito al riordino del gioco online, in audizione alla Commissione Finanze del Senato, la poker room GGPoker aveva rilanciato l’idea della liquidità internazionale (field condiviso con il .com) convincendo anche il Presidente Garavaglia: secondo alcuni studi forniti, la liquidità avrebbe comportato un aumento considerevole del gettito erariale.

Come avevamo anticipato e analizzato nel nostro editoriale, l’apertura alla liquidità internazionale comporta però un enorme problema per quanto concerne il rispetto della normativa sull’anti-riciclaggio.

In particolare, alcune giurisdizioni caraibiche che rilasciano le licenze, non hanno normative adeguate sul contrasto al riciclaggio, di fatto alcune poker rooms (che alimentano la liquidità del .com) potrebbero essere considerate borderline, almeno sulla carta.

Vi è inoltre una palese incompatibilità tra la normativa italiana con le regolamentazioni di altre giurisdizioni del Centro e del Sud America.

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C’è poi il problema operativo riguardo il rischio di drenaggio della liquidità del mercato (se i giocatori italiani sono mediamente perdenti, si rischia di prosciugare la liquidità interna) e delle nostre poker rooms (con problemi seri di compensazione all’interno dei network). Anche per questa ragione, diversi concessionari italiani sono contrari, paradossalmente.

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“Ttali nuove modalità di gioco non incrementerebbero le entrate erariali e, al contrario, potrebbe comportare un serio rischio di riciclaggio”.

Roberto Alesse – Direttore ADM

L’intervento del Direttore Roberto Alesse (ADM) in Commissione Finanze

Oggi è intervenuto in commissione, anche sul tema della liquidità internazionale e condivisa europea (con Francia, Spagna e Portogallo), il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, in Commissione Finanze. Le parole del Direttore sono state riprese da Gioconews.

In particolare Alesse è stato sollecitato dal Presidente Garavaglia sul tema della liquidità internazionale:

“il gioco del poker online è stato legalizzato nel 2006. Nella Legge di Stabilità del 2015 furono adottate misure di sostegno per diversi giochi in stato di crisi. A sostegno del gioco del poker l’Adm firmò un accordo con le autorità di regolazione del gioco di Francia, Spagna e Portogallo per consentire la condivisione della liquidità del poker online e con la finalità di incrementare la capacità di attrazione del poker online legale. La liquidità condivisa era una forma particolarmente prudente e restrittiva, ma fu comunque criticata poiché molti hanno ritenuto che potesse diventare uno strumento di riciclaggio e pertanto l’accordo fu bloccato. Secondo le nostre valutazioni, tali nuove modalità di gioco non incrementerebbero le entrate erariali e, al contrario, potrebbe comportare un serio rischio di riciclaggio”.

Di fatto Alesse non solo boccia la proposta della liquidità internazionale (quindi del field .com) ma anche la soluzione più prudente, quella del mercato regolamentato europeo condiviso con Francia, Spagna e Portogallo.

I sospetti riguardano soprattutto l’attività di alcune rooms francesi e spagnole che consentono la partecipazione anche di giocatori extra-UE (in particolari provenienti dal Sud America), residenti in paesi dove vi è sempre il problema sulle normative sull’antiriciclaggio.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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