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Periodi negativi parte II

Nel mio ultimo articolo parlavo dei periodi negativi, e degli effetti che possono avere sul vostro stato mentale. Ora ci sto passando io. Se avete seguito la mia sfida “da 0 a 10.000$”, sapete che ci ho messo nove mesi ad arrivare da 0 a 100, ed altri 9 mesi per portare quei 100 fino a 10.000. Sebbene avessi raggiunto il mio obiettivo, ho continuato a giocare e rapidamente sono arrivato a 28.000. Tre mesi più tardi ero di nuovo ridisceso a 9.000.

Ovviamente, era solo una brutta striscia perdente, ma non era causata da bad beats. Semplicemente puntavo i miei soldi nei momenti sbagliati; ogni volta che avevo QQ, trovavo uno che aveva AA; ogni volta che spillavo AQ, c’era sempre qualcuno con AK. A volte va così, ma puntare i tuoi soldi, o “mandare la vasca” nel momento sbagliato non significa necessariamente che tu abbia sbagliato qualcosa.
Ad esempio, se un mio avversario va allin preflop con KK e trova me con AA, ciò basta a fare di lui un cattivo giocatore?O forse fa di me un gran giocatore perché ho investito i miei soldi al momento giusto? Ovviamente no: se le parti fossero rovesciate sarei io quello “ripulito”. Ma entrambi avremmo giocato la mano correttamente. Il fatto che lui partisse dietro non implica che l’abbia giocata male. E’ stato solo sfortunato a ricevere KK quando io avevo AA.

Concentrarsi troppo sul momento in cui puntare i vostri soldi può essere un motivo di errore. Sento spesso gente lamentarsi ”gioco bene, punto quando sono in vantaggio, ma continuo a perdere…non riesco a crederci!”. Molti di questi giocatori dimenticano tutte le volte in cui hanno “scoppiato” un avversario, partendo cioè con una mano peggiore. Effettivamente molta gente punta bene i propri soldi la maggior parte delle volte. Può sembrare strano, ma questi giocatori stanno semplicemente vivendo sulla propria pelle la giusta percentuale di mani che è normale perdere. Solo che perdere queste mani significa per loro essere eliminati da un torneo, per il fatto di averlo giocato in maniera troppo “tight”.

Mettiamo il caso che io stia giocando HU, e che vada allin solo quando ho AA, KK o QQ. Il mio avversario è aggressivo, mi rilancia ogni volta con qualsiasi mano. Alla fine, io spillo AA e lui mi rilancia allin. Anche se vinco la mano, pensa a quante chips ho perso aspettando la mano giusta: magari gliene ho lasciato 1000, e mettendo i miei ultimi 1000 nel piatto – anche se la mossa in sé è giusta – non faccio altro che andare a riprendermi le mie chips. La mia si rivela quindi una strategia inefficace, in quanto aspettare mani molto forti, che non arrivano ovviamente molto spesso, mi porterà come in questo ultimo caso, solo a tornare al punto di partenza, e nulla mi garantisce che così finirò per vincere. Anzi, le chips che il mio avversario sta mettendo nel piatto, sono state accumulate coi miei continui fold attendisti. Perciò lui, anche se in questa mano sa di partire dietro, in fin dei conti sta giocando gratis!

I grandi giocatori puntano male le loro chips una volta ogni tanto, in special modo quando affrontano avversari decisamente troppo tight. In ogni caso, è un approccio che nel lungo periodo è molto profittevole, per tutti i piccoli piatti che si vincono quando questi avversari rinunciano a sfidare i continui raise, se non in presenza di una mano veramente forte.
Ciò significa che se siete troppo tight, se attendete di investire i vostri soldi solo su monster hands, sarete facilmente soggetti ad essere bluffati, e ciò vi porterà ad essere perdenti nel lungo periodo.
Perdere brucia, specialmente quando sembra che stiamo regalando chips in ogni mano. Ma se si mantiene la calma e si evita di andare in tilt, è possibile affrontare situazioni spinose senza apportare cambiamenti drastici al proprio gioco.
Concentratevi sul giocare bene, anche se di tanto in tanto vi troverete a buttare via qualche chip, e alla lunga sarete vincenti.

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Chris Ferguson
L’articolo è stato tratto da FULL TILT

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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