Vai al contenuto

Phil Galfond: nel Pot Limit Omaha le cose non vanno

pokerstars_500_freerollDa ormai un anno, per Phil Galfond le cose ai tavoli da poker stanno andando tutt’altro che bene: poco più di un anno fa, lo statunitense aveva festeggiato gli oltre 10 milioni di dollari vinti su Full Tilt Poker, ma da allora ne ha persi tre.

Uno degli indiziati per spiegare questo tracollo è, abbastanza sorprendentemente, il Pot Limit Omaha: in questa variante nel 2014 Galfond ha perso un milione di dollari su Full Tilt Poker, sebbene su PokerStars abbia vinto 370.000 $ nella stessa specialità.

Per stessa ammissione di “OMGClayAiken”, quest’anno diversi regular gli stanno dando azione in heads-up, ed altri invece la cercano: i più maligni gli fanno notare come questo non sia un bel segnale, ma naturalmente Galfond stima di poter avere edge su molti di loro, malgrado ultimamente i risultati non lo stiano premiando.

Del resto, è al tempo stesso opportuno e superfluo ricordare come l’Omaha sia un gioco ad alta varianza – in particolar modo in heads-up – e che i volumi di mani generati da chiunque frequenti i tavoli high stakes sono decisamente bassi, anche giocandoli assiduamente.

phil-galfond-wsop

Avventurarsi quindi in improbabili valutazioni sulla presunta edge persa da Phil Galfond rischia di rivelarsi un esercizio pericoloso. Tuttavia, questa tesi potrebbe avere una sua consistenza a prescindere dai risultati suddetti.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

E’ noto infatti che “OMGClayAiken” investa molto tempo ed energie nel progetto di RunItOnce, registrando in prima persona molti video ed essendo spesso presente nel rispondere alle domande degli utenti del sito.

Tutti i professionisti di primo piano guardano i suoi video, così come quelli degli altri professionisti di punta, a cominciare da Ben Sulsky: immaginare quindi che osservandoli abbiano carpito preziose informazioni sembra un’ipotesi tutt’altro che assurda.

Inoltre, imbarcarsi in un progetto simile significa per forza di cose avere meno tempo a disposizione da dedicare al poker giocato ed al suo studio,  più che mai indispensabile nel cash game high stakes: questo a quei livelli può insomma finire col costare davvero molto caro.

Naturalmente potrebbe trattarsi più banalmente di un periodo storto, inevitabile anche e soprattutto a questi livelli, ma se lo statunitense dovesse accorgersi che le cose non stiano così dovrebbe inevitabilmente correre ai ripari.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI