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Quando è giusto c-bettare? L’analisi di Alex Fitzgerald

Come avrete capito, siamo grandi fan di Alex Fitzgerald. D’altronde quando un top player del suo calibro mette a disposizione la sua esperienza decennale negli MTT Online quasi quotidianamente attraverso decine di post gratuiti in giro per il web, non si può fare altro che ringraziare e prendere a piene mani i suoi consigli, da quelli più basilari a quelli più complessi.

Il coach statunitense ha parlato recentemente del corretto approccio ai tornei, spiegando perché il punto di riferimento sia Phil Hellmuth e non Phil Ivey. Sempre sul blog Americascardroom.eu, Alex ha risposto anche a un altro quesito che gli viene posto frequentemente dai suoi studenti: quando è giusto effettuare la continuation bet?

Prima di addentrarsi nella spiegazione specifica, “Assassinato” sottolinea un dato che ha ripetuto più volte nel corso degli anni: il 60% delle volte che vi troverete in heads-up sul flop, il vostro avversario non avrà un punto di valore in mano. Questo dato è fondamentale per capire la frequenza con la quale è giusto c-bettare: “Uno dei nostri strumenti migliori per fare soldi al tavolo è vincere i pot “orfani” (quelli nei quali né noi, né il nostro avversario ha un punto forte, ndr) utilizzando la continuation bet. Detto questo, però, si tende ad abusare della continuation bet“.

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Fitzgerald porta tre esempi differenti per far capire quando è il caso di utilizzare la c-bet e quando no. Nel primo caso il flop è A-2-4 con un flush draw e la nostra mano è 5-5; qua la c-bet è d’obbligo: “Avete un po’ di equity grazie alla vostra coppia e al progetto di scala a incastro, quindi check/foldare non è il massimo. Al tempo stesso il check-raise è pessimo.  È improbabile pensare di farvi chiamare da una mano peggiore e praticamente qualsiasi carta peggiora la vostra situazione sul turn. Ogni cuori, 6, 7, 8, 9, 10, Jack, Donna e Re è una brutta carta per voi. Significa che più di metà mazzo penalizza la vostra equity. Qua non dovete fare check-raise, ma utilizzare la continuation bet per prendervi immediatamente il piatto. Non regalate carte al vostro avversario, che spesso ha mani deboli sul flop ma facilmente migliorabili sul turn (ad esempio 9-10 con backdoor colore)”.

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Un caso nel quale, invece, la continuation bet è da evitare si presenta quando abbiamo K-Q e il flop è A-K-5 rainbow. “Non ci sono overcard che possono danneggiare la nostra equity e il board è estremamente dry. Un altro asso sarebbe in realtà una buona carta perché diminuirebbe le possibilità che il vostro avversario ne abbia uno. La vostra unica preoccupazione su questo board è che la coppietta in mano al vostro avversario diventi un set sul turn. Ma questo avviene soltanto il 4% delle volte! Su questo flop fate check e limitatevi a chiamare il suo bluff“.

Infine Alex introduce il terzo caso sostenendo che i più grandi giocatori di poker sono coloro che sanno foldare al momento giusto. “Quando mi siedo a un tavolo in cui non conosco nessuno e vedo che un tizio check/folda senza esitazioni dopo aver rilanciato preflop, inizio immediatamente a tenerlo d’occhio”, continua su Americascardroom.eu. “Significa che non è lì per dimostrare niente a nessuno, ma solo per vincere i soldi. È consapevole che anche nel poker ogni dollaro risparmiato è un dollaro guadagnato“.

Attraverso questo ragionamento si collega al terzo e ultimo caso in cui potrebbero sorgere dubbi sulla c-bet: “Quando avete una mano praticamente senza equity e il board è molto coordinato, dovreste fare check e arrendervi. Diciamo che la vostra mano sia A-2 a cuori e il board 10-9-J di picche. Non avete outs qua ed è molto probabile che il vostro avversario abbia centrato almeno un pezzo del flop. Fate check e di fronte a una puntata gettate le vostre carte. Può sembrarvi una decisione debole ma se vi mettete a fare la c-bet su tutti i flop, i vostri avversari più astuti, sapendo che il 60% delle volte avete missato, inizieranno a check-raisarvi frequentemente. In fondo a loro basta vincere il pot una volta su due per rendere profittevole questa mossa. Mixando i check con mani di valore e mani senza equity, diventerete giocatori bilanciati contro i quali è difficile avere a che fare”.

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