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Randy Lew: “Non si diventa più forti con la magia o uno schiocco di dita”

[imagebanner gruppo=pokerstars] Randy Lew è da tempo un’icona nel mondo del poker, ed ora che “nanonoko” ha cominciato ad essere una presenza fissa su Twitch anche una parte di quelle persone che aveva conosciuto ai tempi dei videogames ha riallacciato i rapporti con lui: una delle ragioni per cui secondo il pro di PokerStars lo streaming va visto come una risorsa, e non come una minaccia.

“E’ ingenuo pensare che tutto possa rimanere sempre uguale a se stesso – ha argomentato a chi recentemente gli chiedeva un parere sulla questione – ogni cosa si evolve, e questo accade anche nel poker, per cui lamentarsi di questo trovo sia un po’ sciocco”.

Inoltre, lo statunitense è convinto che le dirette su Twitch possano attrarre nuovi giocatori, ma quanto a farli migliorare tecnicamente dal giorno alla notte, su questo non sembra essere pronto a scommetterci: “Non si diventa più forti in seguito a qualche strana magia, o semplicemente con uno schiocco di dita. E’ normale che se si avvicinano più giocatori ce ne saranno anche di più forti, ma è necessario pensare su scala più ampia e capire che saranno molti di più quelli semplicemente incuriositi dal gioco. Per chi voglia migliorare attraverso video in generale, bisogna ricordarsi che la pratica costante è sempre la strada migliore, assieme ad uno sforzo continuo nel riflettere sul gioco in sé”.

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Randy ammette di aver speso relativamente poco tempo su Twitch fino a questo momento, ma di essersi accorto di come giocatori interessati ad altre discipline possano incontrare anche il poker e volerne sapere di più al riguardo, e così crede che col trascorrere del tempo un fenomeno del genere possa anche diffondersi su più ampia scala. E certamente è quello che si augura.

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Lew parla poi anche della sua esperienza accumulata in questi anni come professionista, e di come inevitabilmente abbia finito col cambiarlo: “Il mio punto di vista su tutta una serie di aspetti è naturalmente diverso adesso – ammette – una delle cose che ho imparato è dare valore al mio tempo, visto che è una risorsa preziosa ma limitata. Per questo, trovo che sia uno spreco spenderlo tiltando o covando rabbia nei confronti del poker. Naturalmente far proprio un approccio di questo tipo richiede sforzi e del tempo, non ci si libera dal tilt semplicemente dal giorno alla notte, ma è comunque qualcosa in cui si può migliorare, allo stesso modo in cui si progredisce tecnicamente”.

Ed anche se per molti è tutt’altro che facile, per chi giochi regolarmente a poker è indubbiamente uno dei primi obiettivi da raggiungere.

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