Vai al contenuto

Se AK non è un punto, tanto vale provare a bluffare…

[imagebanner gruppo=pokerstars] Malgrado una mano come a k sia eccellente, a volte per vincere il piatto non è abbastanza: Patrick “pads1161” Leonard ha così deciso di provare a bluffare, naturalmente con un thinking process più elaborato di quello espresso scherzosamente nel nostro titolo.

Ci troviamo al Super Tuesday, ed i giocatori si stanno avvicinando alla zona dei premi: a Patrick da early position viene servita proprio a k , che decide di aprire a 1.200, venendo chiamato sia dall’olandese Bram “BramHa” Haenraets sul cut-off che dal piccolo buio.

Il flop è j 5 10, e dopo il check dello small blind “pads1161” decide di puntare 2.122 su un piatto di 4.600, spiegando così le ragioni di questa continuation bet: “Voglio poter far foldare delle pocket pair, ma anche prendere valore da una serie di draw. Infine, mi piace poter continuare ad assumere l’inizativa, cogliendo magari l’occasione per rubare il piatto fra turn e river”.

Entrambi però chiamano, e così per Leonard è tempo di provare a definire i range dei suoi avversari: “Lo small blind ha chiamato molto velocemente, quindi mi aspetto che abbia sempre una coppia o un draw che folderà il 100% delle volte quando punto al turn, anche perché visto che ho il k non può avere combodraw come k q . Il cut-off invece penso che di fronte ad una second barrel possa trovarsi in seria difficoltà, quando nasconde mani come una top pair o anche AT e KT, anche se con queste a volte al turn potrebbe chiamare”.

patrick-leonard-25k
Patrick Leonard, qui al torneo da 25.000 € dell’EPT di Malta.

Il turn è una blank, visto che il 4 cambia davvero poco. Coerentemente col suo piano Patrick punta 6.500 fiches su un piatto di 11.000, lasciandosi alle spalle 16.200 fiches effettive e preparandosi quindi ad un eventuale all-in al river, visto che se anche uno solo dei suoi avversari dovesse chiamare a quel punto il piatto diventerebbe di 24.000 fiches.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Stavolta chiama solamente “BramHa”, e quando il river è uno splendido 9 Patrick Leonard tenta il tutto per tutto e va all-in in bluff: “Nel mio range ci sono pochi bluff e molte mani legittime che posso giocare così, lui se si esclude a q non dovrebbe avere combo di colore nel range, e su questo river ha molte mani con cui semplicemente non può chiamare“.

Il suo avversario ci pensa una vita, ed alla fine bluffcatcha con un set di jack, una scelta che “pads1161” commenta così: “Credo che i set possano essere le uniche combo che non folda assieme a quelle poche combo di colore che può avere. In una situazione del genere potrebbe essere addirittura meglio chiamare con QJ che con JJ, ma giocatori come lui prendono decisioni in base alla forza assoluta delle loro mani, e non al merito di fare call con una mano anziché un’altra”.

Stavolta è andata male, come spesso in fondo capita ad un torneista, ma pazienza: Patrick Leonard ci riproverà sicuramente, e con lo SCOOP alle porte su PokerStars.com avrà certamente molte altre occasioni per bluffare, con successo e non.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI