Aggiornamento: Fabio Fognini ha smentito tutti, anche l’analisi di Dan Weston. Ha battuto Nadal a Montecarlo ed è volato nella prima finale in carriera di un Master 1000. La prestazione dell’italiano è stata straordinaria contro un Nadal irriconoscibile.
Questa l’analisi alla viglia di Dan Weston, senza dubbio uno degli sport trader e scommettitori professionisti più famosi ed esperti nel tennis. Ha inventato un parametro che misura in modo fedele la qualità dei tennisti.
Weston calcola questo valore sommando due percentuali: sui game vinti al servizio (Hold) e quella sui game vinti in risposta (Break). In questo modo viene fuori un parametro per ogni giocatore che rispetta, in maniera fedele, il valore degli atleti.
Uno degli articoli sul tennis (relativo alle scommesse e non solo) dell’ultimo mese a mio avviso più interessante, porta la sua firma sul blog di Pinnacle.
Dan Weston ha analizzato le performance dei più forti al mondo contro i top 20 e, di fatto, svelato quali possano essere i favoriti dei tornei Master 1000 e degli Slam.
E’ vero che è in corso il Master 1000 di Montecarlo che ha visto cadere le teste più prestigiose del circuito ATP (ultima a rotolare è stata quella di sua Maestà Novak Djokovic) ma la sua analisi non fa una grinza e svela aspetti molto interessanti.
In questo Articolo:
- 1 “Per vincere uno Slam o Master 1000 bisogna battere più di 2 top 20”
- 2 Le performance di Djokovic e Nadal
- 3 Nadal forte soprattutto contro i deboli (ma anche vs. i forti)
- 4 Marco Cecchinato: meglio contro i top 20
- 5 I più competitivi contro i top 20
- 6 I meno competitivi contro i top 20
- 7 Il caso Fognini
“Per vincere uno Slam o Master 1000 bisogna battere più di 2 top 20”
L’analisi è molto utile perché dimostra che per vincere uno Slam, ad esempio, bisogna battere in media 2,40 giocatori appartenenti alla top 20. Per un Master 1000 invece l’average è di 2,44 (molto simile). In poche parole chi vuole arrivare in fondo ad un torneo così importante deve battere più di 2 giocatori top al Mondo.
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EVENTI | PERCENTUALI VINCITA |
5 | 5% |
6 | 10% |
7 | 12% |
8 | 15% |
9 | 17% |
10 | 20% |
11 | 23% |
12 | 26% |
13 | 30% |
14 | 35% |
15 | 40% |
16 | 45% |
17 | 50% |
18 | 55% |
19 | 60% |
20 | 65% |
21 | 70% |
22 | 75% |
23 | 80% |
24 | 85% |
25 | 90% |
26 | 95% |
27 | 100% |
28 | 110% |
29 | 120% |
30 | 130% |
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Sono 14 tornei analizzati: 5 Slam più 9 Master 1000. Solo in tre occasioni, il vincitore ha dovuto battere solo un top 20.
Le performance di Djokovic e Nadal
Ed i parametri di Weston rivelano aspetti molto interessanti. Se si analizzano i primi due al mondo, Novak Djokovic e Rafa Nadal, si capisce fin da subito che nel 2018 negli Slam, sono stati i giocatori più efficaci e vincenti contro i top 20.
Contro qualsiasi avversario la percentuale hold + break negli ultimi 12 mesi:
- Djokovic 119%
- Nadal 123,6%
Solo contro i top 20 la percentuale hold+break negli ultimi 12 mesi:
- Djokovic 113,2%
- Nadal 112,6%
La differenza:
- Djokovic -5,8%
- Nadal -11%
Nadal forte soprattutto contro i deboli (ma anche vs. i forti)
Per Weston i parametri dei due top players sono di livello mondiale e spiegano le prestazioni del 2018. Ma il re della terra battuta perde comunque l’11% contro i top 20 rispetto gli avversari normali.
In ogni caso il parametro contro i più forti al mondo anche per Nadal (in valore assoluto) è ottimo, però contro gli avversari inferiori la vittoria sembra scontata.
Marco Cecchinato: meglio contro i top 20
L’unico giocatore che ha fatto meglio contro i top 20 rispetto al resto del “field” è il nostro Marco Cecchinato, specializzato nella terra battuta e semifinalista al Roland Garros. Ad esempio la percentuale di break ottenuta dall’azzurro nel 2018 contro i top 20 è del 27,4% mentre è del 19,9% overall. Weston pensa che molto probabilmente questo dato è giustificato dalla varianza, su un campione di match molto esiguo.
Il georgiano Nikoloz Basilashvili è un altro che ha performance ottime contro i Top 20, ha percentuali molto simili contro i più forti e tutti gli altri.
L’analista trader pubblica nel suo articolo i dati di tutti i più forti (senza dubbio un’analisi interessante da consultare).
I più competitivi contro i top 20
Oltre a Basilaschivili, i giocatori che hanno dimostrato di essere molto competitivi contro i top 20 sono Djokovic, Nadal e Cecchinato su tutti, ma non hanno scherzato neanche Juan Martin Del Potro, Roger Federer, Marin Cilic e Borna Coric.
I meno competitivi contro i top 20
Chi invece delude contro i più forti sono Kei Nishikori, John Isner, Stefanos Tsitsipas, Fabio Fognini e Diego Schwartzman.
Il caso Fognini
Per l’esperto trader Fognini e Tsitsipas non sono così competitivi contro i top 20 per un servizio non proprio al top (percentuali troppo basse). Isner invece ha solo il 4,3% di percentuali di break.
Fognini però a Montecarlo, per la prima volta l’ha smentito, battendo due top 20: Coric e, come detto, sua maestà, The King della terra battuta, Rafa Nadal.
Va aperta una parentesi su Fabio Fognini che già venerdì ha dimostrato che quando ha il giusto mindset può battere tutti (ha battuto per due volte Nadal sulla terra rossa nel 2015, sono in pochi che possono vantare questo record e sabato ha fatto il tris).
A Montecarlo, ha battuto un altro top 20, Coric, al termine di una rimonta entusiasmante. Sabato invece ha battuto proprio Nadal (2-0 secco) che nel Principato ha vinto 11 volte di fila. Per Weston però Fabio faticherà sempre nei tornei top se non migliora le sue percentuali al servizio.
Ma come utilizzare al meglio questi dati per le scommesse? Weston è convinto che questa analisi spieghi perché i vari Nishikori, Isner, Raonic e Bautista-Agut non arrivano mai in fondo ad uno Slam o un Master 1000 (quindi sono informazioni molto utili soprattutto per le scommesse antepost ma non solo). Ricordate? Per vincere uno di questi tornei bisogna battere in media 2,4 giocatori top 20 al mondo.
Meritano in ogni caso di leggere le analisi integrali di Dan Weston se volete crescere come scommettitori nel tennis e mi raccomando: non puntate mai oltre le vostre possibilità. Usate la testa!