Ci sono cose che ti entrano dentro e non se ne vanno più via. Una di queste è sicuramente il Totocalcio, che per decenni ha fatto sognare appassionati (e non) di calcio, nella speranza di centrare la colonna di tredici risultati esatti.
Un 13 per cambiare vita. Il 13 alla schedina è stato un must per anni, prima dell'avvento del Superenalotto con i suoi jackpot da paura e in seguito con le scommesse. Nonostante tutto, festeggia proprio in questo mese i suoi 70 anni di vita.
Oltre che celebrare il compleanno di un gioco che ha lasciato il segno nel paese dal 1946 in poi, vogliamo anche portarvi a conoscere dieci curiosità, che tutti devono sapere.
Chi di noi da piccolo non è andato almeno una volta in ricevitoria con il padre e ha fatto la fatidica colonna del Totocalcio? Tutti più o meno. Ma nonostante questo rituale durato per decenni, ci sono molte cose che non tutti sanno.

1- Gli ideatori del Totocalcio furono, Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo. Il nome Totocalcio però arriverà solo nel 1948, a due anni dalla sua nascita, quando il gioco passerà sotto il CONI (che otterrà negli anni ' 60 il 50% degli introiti, l'altro 50% finirà allo Stato). A gestire il gioco è sempre stata SISAL (fin dal 1946).
Con questa invenzione, l'intenzione era di destinare una parte dei soldi raccolti alla ricostruzione e al finanziamento dello sport in Italia, completamente in ginocchio alla fine della Seconda guerra mondiale. Per decenni il Totocalcio finanzierà il CONI e tutte le federazioni sportive.
2- La prima schedina vide la luce il 5 maggio 1946 e comprendeva 4 gare del girone finale della Divisione Nazionale 1945-46 (Serie A), 2 gare del girone finale della serie B-C Alta Italia e infine 8 gare di Alta Coppa Italia, fra cui due di riserva. Il primo concorso della storia aveva un costo di 30 lire a colonna e vide il trionfo di Emilio Biasotti, un signore milanese, ma di origine romane, che portò a casa 426.826 lire l'equivalente di 13 mila euro attuali. Curioso come si evince dalla foto della prima storica schedina, il doppio scontro Milano/Torino, l'inedito derby ligure fra Sampierdarenese e Sestrese, quello emiliano fra Bologna e Piacenza e quello emiliano-romagnolo fra Cesena e Modena.

3- La famosa espressione "fare 13 al Totocalcio" entrerà a far parte della vita italiana nel 1951. Infatti dal 1946 al 1951, sono 12 le gare in schedina, più due di riserva. Solo dal concorso numero 20 della stagione 1950-51, verrà aggiunta la tredicesima gara. Tutto questo per ben 52 anni, quando dal concorso numero 1 del 17 agosto 2003 saliranno a 14 le partite da pronosticare. Da qui la trasformazione in "tredicissimo", oltre all'introduzione del 9, ovvero azzeccare le prime nove gare in schedina con un montepremi a parte.
4- Il montepremi più alto di sempre è stato nel concorso numero 17 del 5 dicembre 1993. Furono raccolti 34.470.967.370 di lire. Una cifra impressionante per l'epoca, ma che non trovò a livello di vincite una proporzione così eclatante. Infatti ci furono le cosiddette quote popolari con 1.472 tredici, per 12 milioni di lire vinti.
5- La vincita più alta di sempre invece venne registrata il 7 novembre del 1993 con appena 3 tredici da 5 miliardi l'uno. Uno di questi tredici venne ottenuto in una ricevitoria di Crema, grazie ad un sistema a quote. E' quindi lecito pensare che furono ben più di tre i fortunati vincitori, anche se non vennero mai alla luce i nomi di coloro che si spartirono il bottino.

6 - Per anni la schedina è stata protagonista in diversi film che in qualche modo hanno fatto la storia del cinema Italiano. Su tutti il famoso "Bar Sport" con Lino Banfi che da "brutto anatroccolo" centra un tredici da oltre un miliardo di lire, grazie al 2 del Catania a Torino contro la Juventus, imposto dall'amico "Parola" (Jerry Calà). Come non citare poi la famosa schedina "truccata" in "Eccezzziunale... veramente" , con Diego Abatantuono nelle vesti dell'interista Franco, che crede di aver fatto 13. Invece si tratta di un terribile scherzo dei suoi amici del bar, fra cui Massimo Boldi. Il Totocalcio è presente anche in "Amici Miei", con il "Bar Necchi" classica ricevitoria fiorentina e "covo" dei cinque inseparabili amici toscani. La schedina compare anche sul finale del film i "Tartassati" dove l'evasore Totò è consigliato dall'agente della Guardia Di Finanza e consuocero, Aldo Fabrizi, di provare a giocare al Totocalcio per recuperare la somma da pagare all'erario.
7- Nella storia del Totocalcio, c'è anche la singolare storia di Martino Scialpi. Avrebbe fatto 13 nel 1981, ma il Coni ha sempre negato la vincita da oltre 2 miliardi e mezzo, in quanto la matrice della schedina vincente non è mai arrivata secondo la sezione di Bari, nell'ufficio del Coni. 31 processi in 35 anni, accusato di truffa e poi assolto, nel 1987 ha ottenuto la prima vittoria legale, ma da quel momento il Coni non ha mai voluto pagare la somma, ricorrendo ad appelli. Una vicenda incredibile, nella quale Scialpi nel frattempo perse il lavoro, la moglie e la casa, ma non rinunciò a mettere le mani su quei 2.604.823,59 di lire che dal 1981 sono fermi in un conto corrente di una filiale di Roma della BNL. Lui invece la sua schedina vincente, l'ha messa per sicurezza in una cassaforte di un notaio di Roma. Ad oggi i vari tribunali hanno dato ragione a Scialpi, ma il Coni non vuol pagare. Per loro è truffa.

8- Oltre al Totocalcio, sono nati a metà novanta altri giochi legati sia alla schedina che al calcio, come Totogol, Totosei e Totobingol. Per quest'ultimi due giochi, non c'è stata la risonanza che i "Monopoli di Stato" si aspettavano e dopo una prima sospensione nel 2000, sono stati soppressi nel 2003.
9- Fino al 2001, il Totocalcio, comprendeva gare dei maggiori campionati Italiani e le gare delle nazionali. Dal 2001 in poi, il totocalcio si è aperto anche ai campionati stranieri, soprattutto nel periodo estivo per sopperire alla mancanza di gare in Italia.
10- Se fino al 2001 si giocava prevalentemente un concorso a settimana (la domenica), con qualche eccezione per i mercoledì delle nazionali, da quel momento in poi i concorsi settimanali sono triplicati. Il sabato spazio alla Serie B e agli anticipi della serie A, la domenica quel che resta della massima serie italiana assieme a match di campionati stranieri, mentre il martedi comprende le gare di Champions League.
Buon compleanno, vecchio caro Totocalcio e altri 100 giorni di questi giorni a suon di "uno, icse, due"!