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Multipla novelty bet U2

Scommesse, una multipla lunga dieci anni: la storia del gambler che ripulì il book inglese

Può una scommessa multipla protrarsi per un tempo tale da coprire un intero decennio? La risposta è assolutamente affermativa. Certo, non si tratta di scommesse molto comuni e diffuse, anche perché solitamente i giocatori non intendono aspettarne l’esito così a lungo.

Ma quella che vi raccontiamo oggi è proprio una storia di pazienza e di studio, che ha permesso ad un onesto lavoratore di Newport, cittadina del sud del Galles – da non confondere con l’omonima città americana del Rhode Island – di trasformare una puntata di 30 sterline in un incasso di ben 194.400.

 

 

Un decennio di attesa

Siamo nel dicembre del 1989 e un trentenne operaio, lavoratore notturno, leggere un articolo molto particolare sul The Sun. Si tratta di un pezzo in cui l’autore elenca le probabilità di un certo numero di eventi e sulla possibilità o meno che si verifichino o meno, nell’arco degli imminenti anni novanta.

Intrigato dall’articolo, l’uomo sceglie cinque di questi eventi e li inserisce in una multipla che gli restituisce odds di 6.479 a 1. Decide per l’appunto di puntare 30 sterline, che gliene frutterebbero quasi 200.000 qualora la multipla andasse in porto.

Solo che avrebbe dovuto aspettare la bellezza di dieci, lunghi anni…

Le quote della multipla

Ma in che cosa consisteva la multipla di questo scommettitore inglese?

Prima di tutto puntò sulla nomina a cavaliere di Cliff Richard, cantante e attore britannico che effettivamente lo diventò nel 1995, con una quota di 4 a 1.

Poi scommise che gli U2 sarebbero rimasti insieme fino alla fine del decennio, eventualità che veniva quotata 3 a 1.

Infine, puntò sul fatto che le soap opera Eastenders, Neighbours e Home and Away avrebbero proseguito la loro programmazione durante tutti gli anni ’90, ciascuno con una quota di 5 a 1.

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Il gambler previdente

Possiamo solo immaginare la festa che l’uomo, rimasto anonimo, abbia dato in occasione del capodanno del 1999, pronto a incassare la vincita di quella sua multipla pluriennale.

Tra l’altro, nel 1989 in Gran Bretagna vigeva una regola secondo la quale tutte le scommesse avrebbero dovuto subire una deduzione del 10%. Ma l’uomo decise di pagare immediatamente quell’extra 10%, aggiungendo 3 sterline alla sua puntata, cosa che gli ha permesso poi di risparmiare £19.440.

Il gallese, pur non volendo svelare la sua identità, dichiarò: “Ho passato quasi dieci giorni a studiare le odds prima di scegliere. Userò la vincita per la mia famiglia”.

Le novelty bet

La multipla decennale convinse il bookmakers inglese a cambiare il suo regolamento: da quel giorno in poi, non avrebbero più accettato scommesse cumulative sulle cosiddette novelty bets, cioè le scommesse su eventi non sportivi.

In Italia, le novelty bet sono state regolamentate soltanto nel 2013, nel contesto del Decreto Abruzzo, che ha permesso ai bookmakers italiani di introdurre dei palinsesti personalizzati all’interno dei propri portali.

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