I principali bookmakers britannici ed i quotisti di tutto il Regno Unito hanno pregato per ore, affinché la Premier Theresa May non si dimettesse dopo il flop elettorale nel quale i conservatori hanno perso la bellezza di 11 seggi rispetto alle ultime elezioni e sono sotto la soglia dei 319 seggi (la maggioranza assoluta) in Parlamento, quando il mercato del betting riteneva, come ipotesi più probabile, una vittoria schiacciante al 70%, solo 24 ore prima dell'apertura delle urne.
Chi si aspettava un'altra Margaret Tatcher nella storia della politica inglese è rimasto deluso. Nessuna Lady di Ferro all'orizzonte . Un pessimo segnale in vista delle trattative per definire nei dettagli l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea con Brexit, con Junker ed i suoi uomini che hanno chiesto 50 miliardi di euro per il mantenimento degli accordi pregressi.
Ma veniamo alle scommesse con i giochi tutt'ora aperti. Al momento, nella borsa delle scommesse internazionale (Betfair), Theresa May è la favorita come next premier ma in lavagna a 1.21 (82,6%). Alla vigilia le quote erano leggermente più basse. Corbyn è offerto a 5 volte la posta.
In questo Articolo:
- 1 Scommesse scambiate: circa 90 milioni di sterline
- 2 Aperto nuovo mercato post scrutinio
- 3 Quote sballate: i bookmakers non tengono conto dei sondaggi e rischiano
- 4 Le previsioni errate sempre più frequenti nelle scommesse politiche
- 5 Il commento dei principali bookies
- 6 Un ottimismo ingiustificato
- 7 Il rischio su Corbyn vale milioni
Scommesse scambiate: circa 90 milioni di sterline
Nel frattempo su Betfair, la portavoce Naomi Totten ha fatto sapere che sono state scambiate scommesse per circa 90 milioni di sterline nel mercato Betting Exchange. "E' il terzo evento elettorale della storia per volumi raccolti. Al momento la May è scambiata al 60% per formare un nuovo esecutivo". Sulla piattaforma di bookmaking invece "abbiamo raccolto il 50% del giocato sui conservatori". Alla vigilia, gli altri bookies avevano raccolto più gioco sui laburisti.
Aperto nuovo mercato post scrutinio
Nel post scrutinio però è stato aperto un altro mercato, con 8,8 milioni di euro scambiati, 7,2 milioni su Theresa May che rimane la favorita.
Nel tardo pomeriggio di ieri, Theresa May ha ricevuto l'incarico dalla Regina per provare a formare una coalizione ma non sarà una passeggiata. Gli allibratori di Sua Maestà però tirano un sospiro di sollievo nonostante gli errori di valutazione, con ogni probabilità riusciranno a scongiurare la catastrofe.
Quote sballate: i bookmakers non tengono conto dei sondaggi e rischiano
D'altronde i quotisti hanno azzardato troppo, considerando che i sondaggi della vigilia si erano mostrati molto più tiepidi e meno ottimisti su una vittoria schiacciante dei Tory.
Ancora una volta le quote nelle scommesse politiche sono state sballate. Le lezioni di Trump e di Brexit non sono servite a nulla ai risk manager inglesi che, nonostante l'enorme rischio preso, potrebbero incassare profitti interessanti, considerando che la maggior parte dei bettors, circa il 70%, ha puntato sugli underdogs, attratti da quote molto alte.
La strafavorita Teresa May ha rifiutato l'ipotesi delle dimissioni (unica ancora di salvezza per non fare saltare il banco) ed il suo partito sta cercando in queste ore un'alleanza con gli unionisti Dup nord irlandesi, per una maggioranza comunque molto fragile ma che consentirebbe ai bookmakers di passare all'incasso, nonostante abbiano sbagliato pronostici.
Le previsioni errate sempre più frequenti nelle scommesse politiche
I bookies avevano previsto una vittoria easy di Theresa May come prossimo premier a 1.16/1.20 (l'ipotesi con ogni probabilità andrà in porto), considerando che il leader laburista Corbyn era in lavagna a 5. Quote del tutto sbagliate, con un pericolo importante per il banco considerando i volumi.
Gli esperti analisti di scommesse prevedevano 366 seggi per i conservatori, in realtà ne hanno conquistati 40 di meno. Su Betfair Exchange si scommetteva sui Tory in una fascia tra 350 e 399 seats a 1.90.
Sono stati scommessi solo sui bookies tradizionali oltre £100 milioni (più altri 90 milioni scambiati sulle piattaforme Exchange).
Il commento dei principali bookies
Ladbrokes-Coral ha stimato che l'industria britannica, due giorni prima delle elezioni, aveva già raccolto circa 60 milioni di pounds e che sarebbero arrivati alla chiusura dei seggi a quota 100 milioni in maniera molto facile, considerando il trend delle precedenti elezioni.
Betfred ha comunicato di aver raccolto scommesse per circa 2 milioni, il doppio rispetto a quanto accettato per le presidenziali francesi (che avevano già battuto alcuni record), mentre SkyBet aveva previsto un 30% in più rispetto al referendum europeo dell'anno scorso.
Un ottimismo ingiustificato
Alla vigilia, Jessica Bridge, esperta di scommesse politiche di Ladbrokes aveva detto che "i sondaggi indicano in media una maggioranza dei Tory molto limitata, mentre il mercato del betting è molto più ottimista e il partito potrebbe ottenere circa 70 seggi in più".
"Questo vantaggio però si è dimezzato: quando Theresa May chiese le elezioni, si prevedeva un vantaggio di 150 seats".
Per Betfred, l'ipotesi di Theresa May a Downing Street è passata da 1/20 a 1/5 (1,05 a 1.20 circa) mentre Corbyn da 10/1 a 4/1.
Il rischio su Corbyn vale milioni
Per Ladbrokes alla vigilia delle elezioni "i modelli di voto sono differenti rispetto a Brexit e le elezioni presidenziali statunitensi. Più del 70% delle scommesse del mercato sono su Jeremy Corbyn. Perderemo milioni nel caso in cui Theresa May avesse commesso l'errore più grosso della sua carriera nel chiedere le elezioni anticipate".
Sandro Di Michele di Sky Bet (capo delle pubbliche relazioni) ha detto che "il 90% delle bets voleva il leader dei laburisti come prossimo Primo Ministro".
Ma alla vigilia il trend è cambiato con Rupert Adams di William Hill che rivela: "nelle ultime ore c'è stato un aumento reale dei volumi sul partito conservatore. Ogni grande bet è stata piazzata su di loro". William Hill ha previsto incassi per 5 milioni e 25 per l'intera industria ma attendiamo gli ultimi verdetti perché fare un bilancio al momento pare prematuro.
L'unica cosa certa è che le quote si sono rivelate del tutto sbagliate.