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scommettitore reddito di cittadinanza

Sessantenne di Treviso vince €225.000 alle scommesse e a poker, ma non li dichiara!

Un sessantenne veneto ha percepito in circa 2 anni circa €18.500 allo Stato come beneficiario del reddito di cittadinanza, ma è finito nei guai perché la Guardia di Finanza ha scoperto che, nello stesso periodo, aveva vinto alle scommesse circa €225.000 e non li ha mai dichiarati.

Scommesse: le vincite online devono essere dichiarate al fisco?

Sia chiaro, se non avete alcun tipo di sussidio (o esenzione) a vostro favore non siete tenuti a dichiarare alcuna vincita online se è maturata su un concessionario legale italiano. Secondo la giurisprudenza e la dottrina maggioritaria, le vincite online maturate sul .it non devono essere dichiarate al fisco, non vi è alcun obbligo dichiarativo da parte del contribuente-gambler.

In questo caso però, il Signore originario di Sarmede, un paese vicino a Treviso, beneficiava del reddito di cittadinanza ed era tenuto a farlo. Non solo. Il regolamento del sussidio statale prevede che ai beneficiari sia vietato scommettere o giocare online, pena decadenza immediata dell’assegno da parte dell’INPS.

L’uomo titolare di “ricchi conti gioco in scommesse e poker online”

Secondo la stampa locale, l’uomo era in possesso di “ricchi conti gioco online” su diversi concessionari italiani per giochi di “scommesse e giochi come poker online” che non aveva mai dichiarato al momento della presentazione della domanda per accedere al sussidio (dichiarazione sostitutiva unica – DSU).

Per i media l’uomo avrebbe addirittura usato direttamente i soldi del reddito per scommettere (a nostro avviso sembra una ricostruzione un po’ forzata ma non è da escludersi a priori).

C’è anche un altro aspetto importante da valutare: secondo i media veneti che hanno diffuso la notizia, l’uomo avrebbe vinto €225.000. C’è da fare però attenzione a questi numeri: per la legge italiana, la Guardia di Finanza deve tenere conto delle vincite lorde e non nette. Quindi non è da escludersi che si tratti di ricavi lordi e non di utili netti. Mi spiego meglio: è probabile che l’uomo abbia rigiocato più volte le somme vinte e poi riscommesse.

Un professionista, ad esempio, guadagna il 2%-3% dal turnover, il denaro lordo scommesso. Nell’esempio del gambler di Treviso, il profitto netto (in caso di esito positivo delle scommesse che non è così scontato così) sarebbe stato di circa €6.750 (il 3% nell’ipotesi migliore). Una bella differenza rispetto a oltre €225.000 sbandierati dai media. Ma i giornalisti c’entrano poco, riportano solo le vincite contestate dalla Guardia di Finanza che applica una legge del 1988 oramai poco attuale.

Quindi, c’è solo un’alternativa: o l’uomo è stato fortunato ed ha vinto una bella schedina pesante (quello che i vecchi gamblers chiamano one shot) ed ha quindi incassato una ricca somma netta, oppure ha visto contestate vincite più volte rigiocate con il rischio di essere beffato due volte: di non aver vinto nulla (o poco o nulla) ma dover rimborsare i €18.500 incassati dall’INPS più le spese processuali.

Essendo in possesso di diversi “ricchi conti gioco” non è da escludersi che sia un professionista che riesce a vivere sui margini.

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Scommesse e reddito di cittadinanza: giudici divisi

L’uomo di Sarmede è stato segnalato dalla Procura di Treviso e potrebbe essere denunciato anche per truffa ai danni dello Stato ma – per questi casi specifici – la giurisprudenza penale è molto divisa. Ci sono stati (come il precedente del Tribunale di Avellino che ha assolto una donna) casi positivi con assoluzioni insperate ma anche condanne pesanti come per uno scommettitore di Verona (condannato a 14 mesi di reclusione).

L’uomo rientra comunque in un’inchiesta allargata, con la denuncia di circa 70 persone che hanno scommesso o non dichiarato redditi al momento della presentazione della domanda per accedere al sussidio dell’INPS per circa 440mila euro.

Un 50enne di Conegliano, di origini straniere, aveva percepito reddito di cittadinanza occultando un patrimonio di 300mila euro custodito in un conto corrente estero nel suo paese d’origine.

Scommesse, giochi online e reddito di cittadinanza: ecco una guida sintetica con il regolamento!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.