Come fu per Mike Tyson nel 1996, al rientro dopo un periodo di lontananza forzata dal ring, un altro grande ritorno sta per concretizzarsi nel mondo dei combattimenti. Stavolta si parla di UFC, e il protagonista del clamoroso rientro altri non è che “Notorius” Conor McGregor: il celebre combattente irlandese, infatti, sta per ritornare nell’ottagono, dal momento che il 23 gennaio è in programma l’incontro con Dustin Poirier.
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Conor McGregor, l’irlandese controverso
Per i pochi che non lo conoscessero, Conor McGregor è stato l’atleta che più ha sdoganato le arti marziali negli ultimi anni, mettendo in primo piano non solo le sue ottime perfomance combattive, quanto le sue (tantissime) esagerazioni, che hanno fatto conoscere la UFC a buona parte del mondo.
McGregor, irlandese classe 1988, si è specializzato sin da giovane in varie discipline di combattimento, come Pugilato, Kickboxing, Taekwondo e Jiu Jitsu prima di intraprendere la carriera professionistica nella MMA (Mixed Martial Arts).
Dopo un inizio di carriera molto promettente (con un record di 12-2) la UFC (federazione di combattimento tra le più in auge), presieduta dal noto manager Dana White, decide di metterlo sotto contratto al fine di farlo combattere unicamente nei propri Pay Per View.
La formula funziona: McGregor si esibisce nei ben pubblicizzati PPV della UFC, e mette in fila una serie di risultati straordinari. Ma quel che più attira la curiosità (anche dei non avvezzi al mondo dei combattimenti) sono le clamorose conferenze stampa e gli atteggiamenti della quotidianità, dove non lesina provocazioni, minacce e colpi di testa nei confronti dell’avversario di turno.
Il “bad boy” passa alla storia dei combattimenti prima scontrandosi due volte col famoso Nate Diaz nel 2016, ma soprattutto il 6 ottobre 2018 contro Khabib Nurmagomedov, quando dopo settimane di provocazioni, insulti, atti intimidatori (il tutto ben ripreso dalle telecamere) lo scontro a Las Vegas diviene epocale: Khabib batte McGregor, ma al termine del confronto scoppia una rissa che coinvolge mezza T-Mobile Arena, con arresti e denunce in lungo e in largo. Il tutto in Pay Per View, per la gioia dei telespettatori.
Non solo: nel 2017, McGregor si era pure concesso una “vacanza” dalla MMA per approdare nel mondo del pugilato professionistico, sfidando (tra mille proclami, nel classico suo stile) il Campione del Mondo Floyd Mayweather: dopo un mastodontico tour promozionale, quest’ultimo batte McGregor, ma l’evento fa circolare centinaia di milioni di dollari.
Nel gennaio 2020, poi, decide di ritirarsi, ma il richiamo del ring (e delle telecamere) è evidentemente troppo forte, per cui il grande ritorno è dietro l’angolo.
L’avversario: Dustin Poirier
Dustin Poirier nasce nel 1989 in Louisiana. E’ un atleta di ottime capacità tecniche, che vanta ad oggi un record di 26 vittorie e 6 sconfitte. E’ diventato nel 2019 Campione dei pesi leggeri UFC, e manca dall’ottagono di combattimento dal 27 giugno 2020, quando a Las Vegas sconfisse l’australiano Dan Hooker.
Poirier e McGregor si sono già affrontati nel 2014, quando l’irlandese vinse con facilità sull’americano in poco meno di due minuti.
McGregor: “Prometto un capolavoro”
McGregor, all’avvicinarsi della data fatidica, sta già iniziando a mettere carne sul fuoco: prima un suo tweet sibillino, nella settimana dell’epifania, che recita solo la frase “prometto un capolavoro”, poi lasciando la parola al proprio allenatore, che afferma – riferendosi al match del 2014 - : “Poirier sa che sta affrontando qualcuno che può metterlo KO molto, molto rapidamente e ora è molto più forte e molto più esperto di quanto fosse allora, quindi sarà una dura battaglia per Dustin”, sono infatti le parole riferite da John Kavanagh.
I promise a masterpiece.
— Conor McGregor (@TheNotoriousMMA) January 5, 2021
A breve, quindi, ci aspettiamo (compatibilmente con la situazione sanitaria) uno dei classici colpi di scena in salsa irlandese o quantomeno una conferenza stampa provocatoria e denigrante.
Nel bene e nel male, Conor McGregor: preparate i popcorn.
Le quote di McGregor – Poirier
E’ interessante notare come i bookmakers italiani stiano chiaramente dalla parte di McGregor, nonostante un anno di inattività: per l’irlandese, la quota della vittoria è fissata @1,4. Il trionfo dell’americano Poirier, invece, si trova addirittura @2,95.
Chi avrà la meglio? Appuntamento al 23 gennaio.