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Premier League: Martin Demichelis

Uno studio rivela: "Premier League di basso livello? Colpa di poker e scommesse"

La Premier League di quest'anno non ha espresso un alto livello? Il Leicester - squadra che partiva per salvarsi - si avvia a vincere il campionato? Secondo uno studio non sarebbe un puro caso, né tutta farina del sacco di Claudio Ranieri e soci, ma sarebbe principalmente colpa di poker e betting online.

Secondo una ricerca condotta da Graeme Law, della University of Chester, molti giocatori della Premier League sarebbero preoccupati degli esiti delle partite di poker giocate sul pullman della squadra, durante le trasferte, o nelle stanze d'albergo prima dei match: preoccupazioni che si rifletterebbero poi sul rendimento in campo.

Lo studio è stato presentato al pubblico appena un giorno dopo le dichiarazioni di Martin Demichelis, difensore del Manchester City, che ha ammesso di aver trasgredito ben 12 regole della Football Association in merito alle scommesse sulle partite.

Law ha intervistato 34 tra calciatori ed ex calciatori, incluse stelle della Premier League e di caratura internazionale, ma anche atleti delle serie minori. I giocatori hanno espresso la loro preoccupazione in merito al gambling, che avrebbe influito negativamente sulle prestazioni in campo. "I giocatori non sono riusciti a esprimersi al livello atteso, e questo ha portato del risentimento nelle squadre", ha dichiarato Law, che ha condotto la ricerca per il suo dottorato.

Un giocatore della Premier League gli avrebbe rivelato: "Ho perso un sacco di soldi e non me ne faccio una ragione: durante la partita penso solo a quello". Un altro invece si sarebbe espresso così nei confronti di un compagno di squadra: "Mentre andavamo al campo ha perso circa 2.000 sterline, ed aveva solo 18 anni. In partita fece malissimo".

Anche in Championship, la Serie B inglese, la situazione non è delle migliori: "Ho visto tanti giocatori perdere un sacco di soldi - avrebbe raccontato un ex giocatore - e quando sono scesi in campo, hanno giocato male. Quando sono diventato allenatore ho cercato di bandire le carte… ma è impossibile farlo del tutto".

Law ha aggiunto: "I giocatori giocano d'azzardo contro la noia dei viaggi per le partite in trasferta, e dopo gli allenamenti nei tour pre-stagione. Contrariamente a quanto pensa l'opinione pubblica, i giocatori hanno un programma molto rigido e stringente, quindi si annoiano facilmente".

Law ha anche scoperto che i giocatori preferiscono il poker online e le scommesse online perché così possono nasconderlo ai propri partner: "Prima il gambling era un'attività più sociale, incoraggiava l'interazione di gruppo; oggi Internet permette di giocare d'azzardo in privato".

Un calciatore che milita tuttora nella Premier League, di livello internazionale, ha confessato a Law: "Mi piaceva scommettere sul pullman, ma da quando c'è l'online sono peggiorato. Potevo farlo in qualsiasi momento, senza che nessuno lo sapesse. Ho perso tanti soldi. Mia moglie l'ha scoperto dopo un anno e mi ha aiutato a superare questa fase, ora ho tutto sotto controllo. Per noi scommettere sulle partite fa parte della cultura, ma può diventare pericoloso se ti fai prendere troppo".

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