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Microlimiti

15 errori che frenano il vostro profit nei microlimiti online

I microlimiti nel poker sono battibili con costanza? Possono essere una fonte di profitto importante? Chiaramente la risposta a queste domande è affermativa, ma limiti bassi non significa automaticamente bassa difficoltà.

Imparare come vincere ai microlimiti può essere un percorso lungo e irto di ostacoli. A maggior ragione se vi ostinate a commettere una serie di errori molto diffusi tra i giocatori alle prime armi. Ecco i 15 errori che probabilmente vi stanno costando un sacco di soldi.

 

 

 

Microlimiti: errori di ‘attitude’

Possiamo definire i primi sei errori come errori di impostazione.

Giocare troppo loose

Il primo passo per vincere ai microlimiti è quello di selezionare con cura le mani di partenza. Molti player agli stake più bassi giocano troppe mani per poter vincere. In una partita full-ring di cash game si dovrebbe giocare intorno al miglior 15% delle mani, percentuale che sale al 20 se parliamo di 6-max.

Giocare troppo tight

Errore opposto al precedente. Molti giocatori foldano tante mani con le quali in realtà potrebbero ottenere un buon profitto. Spesso dipende dal fatto che fanno multi-tabling sfrenato, aspettando solo il nuts per investire delle chip nel piatto. Una strategia che tra l’altro permette ai giocatori più solidi di avere vita facile contro chi gioca troppo tight.

Giocare troppo passivi

Semplicemente, non puntare o rilanciare abbastanza spesso. Spesso i player ai microlimiti aggrediscono solo in spot evidenti, cioè quando hanno il nuts. Per vincere occorre aggredire in situazioni variegate, come ad esempio con un progetto o una coppia debole. Trovare più spot per spingere sull’acceleratore serve a rendersi meno prevedibili.

Giocare troppo aggressivi

È vero anche il contrario, cioè aggredire troppo è altrettanto un errore. Per esempio, andare in c-bet al flop oltre l’80% delle volte, o fare three-bet pre-flop con oltre il 10% delle mani. Tendenze che qualsiasi avversario sensato può sfruttare a proprio vantaggio.

Microlimiti: errori di gioco

Veniamo ora a una serie di errori prettamente più tecnici.

Limpare

Abitudine difficile da disfarsi nel cash game online. Vincere ai microlimiti limpando è un’impresa praticamente impossibile. Rilanciare e prendere il controllo del piatto è una strategia molto più profittevole, perché permette di avere più modi per vincere – e quindi migliorare il proprio profit overall.

Chiamare troppe 3-bet da fuori posizione

Un altro errore molto diffuso è quello di appoggiarsi sulle 3-bet altrui da fuori posizioni con mani troppo deboli. Mani come coppie basse, suited connector medi e assi deboli permettono a volte di fare call in casi del genere, ma in posizione. Farlo da fuori posizione significa semplicemente sprecare soldi nel lungo periodo.

Chiamare troppe 4-bet

Mani come A-Q o A-K sono forti, questo è chiaro, ma il loro valore diminuisce parecchio quando dopo un rilancio avviene un controrilancio ed un altro reraise pre-flop. Chiamare una 4-bet con A-Q o A-K, per poi foldare in caso di flop mancato (cioè due volte su tre) è un altro ottimo modo per sperperare denaro. Di norma, chiamare una 4-bet ai microlimiti significa investire circa un quarto dello stack pre-flop: foldare ogni volta che non si centra il flop è una giocata tra le più perdenti.

Chiamare troppo al flop

I principianti spesso chiamano troppe puntate al flop con mani deboli. Farlo per poi tentare una mossa al turn può avere un senso, ma farlo solo per vedere cosa succede, senza un piano ben preciso, è un suicidio tecnico.

Foldare troppo al flop

E rieccoci con un classico e viceversa. Spesso è un errore che commette chi fa multi-tabling (ne abbiamo già parlato) e, per questo, gioca troppo tight. Chiamare solo in caso di top pair o superiore non può mai essere una strategia profittevole. Occorre trovare modi e situazioni per proseguire anche in caso di mani più deboli, ma sempre avendo un piano coerente per vincere il piatto nelle street successive.

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Microlimiti: errori di concetto

Ecco un paio di errori a metà tra l’attitude e il tecnico.

Andare troppo allo showdown

Un grosso errore che commettono molti principianti e voler vedere a tutti i costi la mano altrui. Nello specifico, questo genere di player ha una percentuale di showdown superiore al 30%. Scoprire le carte con troppe mani deboli non solo significa perdere un sacco di piatti, ma anche permettere agli avversari di fare value bet in situazioni in cui di norma giocherebbero diversamente.

Non andare abbastanza spesso allo showdown

Ormai dovreste aver capito che, in generale, qualsiasi tipo di eccesso nel poker si traduce in un comportamento sbagliato. Se la percentuale di showdown di un giocatore è inferiore al 20%, quel giocatore sta semplicemente perdendo valore.

 

 

Farsi condizionare troppo dai risultati

Il breve termine, nel poker online, non ha alcun senso. Preoccuparsi dei risultati di una sessione, di una giornata o pesino di una settimana di grinding è perfettamente inutile. L’unica cosa che conta nel poker è il lungo periodo.

Microlimiti: errori di bluff e tell

Chiudiamo con una serie di errori che riguardano bluff e tell.

Fare bluff troppo evidenti

Spesso i giocatori più acerbi quando bluffano lo fanno in maniera troppo evidente, specialmente al river. Un esempio classico? Sparare una puntata al river con asso-carta alta dopo aver mancato un progetto di colore più che palese. Per bluffare occorre una storia credibile e ben costruita, altrimenti qualsiasi giocatore con un po’ di sale in zucca sarà in grado di smascherarvi.

Non bluffare mai

Spesso abbiamo parlato del bluff e della sua importanza. Sbagliare a bluffare è un errore tanto quanto non bluffare mai, un difetto facilmente sfruttabile dagli avversari che semplicemente folderanno ogni volta che puntate e punteranno ogni volta che fate check.

Dare tell sul timing

Sebbene sia molto più facile concedere (e riconoscere) i tell nel poker live, anche l’online ne ha un paio di interessanti. Per esempio, puntare troppo velocemente o troppo lentamente è un indicatore affidabile della forza di una mano. A prescindere dall’ovvietà della giocata, cercate di prendervi

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