Francesco Rodano, responsabile dell'e-gaming per l' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) si è sbilanciato sulla prospettiva di apertura dell'Italia alla liquidità comune. Lo ha fatto poche ore fa, nell'intervista pubblicata dall'inserto "Affari e Finanza" di Repubblica.
Alla domanda sulla liquidità internazionale, l'esperto dirigente di ADM si è espresso in maniera netta. "La volontà comune di andare verso una condivisione del mercato condiviso è concreta. Si tratta solo di lavorarci. Sarebbe vantaggioso per tutti i paesi ritrovarsi con una piattaforma dove siano state uniformate le regole di gioco dei diversi paesi. II web viaggia a grande velocità. Per le regole comuni serve tempo".
Rodano oltre ad accennare alla liquidità comune in senso stretto per i giochi online (poker online e betting exchange in primis), con ogni probabilità, quando afferma “per le regole comuni serve tempo”, fa riferimento all'accordo sottoscritto dall'Italia e da altri 18 paesi europei (compresa Malta) per l' "armonizzazione europea delle regole comuni per il gioco online".
Sulla liquidità internazionali, sono noti da tempo gli ostacoli politici in Francia: c'è la volontà da parte dell'Arjel (i Monopoli transalpini per l'online) ma conta poco, visto che tutto deve essere approvato con una nuova legge e il progetto è osteggiato dalla maggioranza dei partiti politici. Solo l'Italia è pronta (non è necessario un intervento del legislatore) ed è probabile che i nostri dirigenti stiano lavorando in un'ottica diversa rispetto al passato, nella prospettiva di creare un mercato europeo allargato a molti più paesi. Dopo la sottoscrizione dell'accordo dei 19 nazioni aderenti allo Spazio Economico Europeo, le prospettive sembrano cambiate e tutto è ora possibile.