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Barry Greenstein: "Non gioco online dal Black Friday"

Barry Greenstein è uno dei veterani nel mondo del poker, ma vivendo negli Stati Uniti è latitante dai tavoli di poker online ormai dal Black Friday.

Lo statunitense, del resto, gioca soprattutto partite di cash game live ai mixed games, una delle ragioni per cui crede che il suo gioco sia rimasto indietro rispetto ai migliori nella variante più popolare, quella del No Limit Hold'em.

"Dopo alcune cattive decisioni che ho preso giocando nel corso del mio ultimo viaggio in Europa - ha recentemente confessato - mi sono chiesto se non fossi già superato. Il livello nei tornei è comunque più basso rispetto a quello dei nosebleed, quindi credo di poter competere ancora per qualche anno, anche se non ai livelli di prima".

Dal vivo dice di cimentarsi in circa un torneo al mese, quando non è impegnato alle WSOP, sempre che altre priorità non lo spingano altrove: "La mia unica superstizione nel gioco è che sono convinto che perderò, quando sono impegnato col poker in un periodo nel quale credo dovrei stare con la mia famiglia. Guardo sempre soltanto quanto paga il primo posto, pensando che lo vincerò, anche se in effetti non succede mai o quasi...".

Non un grosso problema per lui in ogni caso, non soltanto perché è ormai una persona agiata, ma anche perché Greenstein è convinto che le sue priorità siano altre: "Nella vita contano più gli obiettivi che si riescono a raggiungere, e per quanto mi riguarda non penso che vincere un torneo di poker possa rientrare fra questi".

Guai però a pensare che l'esperienza accumulata e la saggezza che ne consegue l'abbiano reso una persona noiosa: "Non sono la persona migliore a cui chiedere consigli riguardo al bankroll management. Durante il Big Game, qualche spettatore mi chiese se potessi davvero permettermi di giocare quella partita, e io gli risposi naturalmente no, se così fosse giocherei a livelli molto più alti...".