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Big One Drop Montecarlo: Dan Shak vende quote, un finanziatore ne compra per $20.000!

Il Big One Drop di Montecarlo continua ad essere oggetto di polemiche. Fin dall'annuncio ufficiale di Guy Laliberté sono stati in tanti a criticare apertamente la scelta dell'organizzatore di vietare l'iscrizione ai professionisti trasformandolo in un torneo a inviti. C'è chi ha fatto notare quanto fosse privo di senso limitare il numero di entries quando c'è di mezzo la beneficenza, chi ha parlato di totale mancanza di sportività da parte di Laliberté e chi ancora si è messo a spulciare la lista degli invitati per trovare giocatori che non possono essere considerati semplici amatori.

Dan Shak appartiene a questa categoria, perché il 57enne businessman statunitense è un regular degli high roller da tantissimo tempo e con il poker ha guadagnato cifre importanti. Ciò che ultimamente sta facendo infuriare molti professionisti che non possono partecipare al Big One è il fatto che Shak si sta comportando in tutto e per tutto come uno di loro. Oltre ad avere skills nettamente sopra la media del field, ha infatti deciso di vendere quote del buy-in da un milione di euro. Una pratica tipica dei pro, che va contro tutta la filosofia di questo evento.

La vendita di quote era infatti uno degli aspetti che i ricchi player amatoriali sopportavano meno dei giovani poker pro presenti nelle due edizioni di Las Vegas. Il motivo è che in questo modo scompare l'unico edge che un businessman miliardario può vantare su chi fa del poker una professione: la tranquillità nel giocare per una cifra del genere. Qualsiasi professionista si sentirebbe a disagio nel giocarsi un milione di dollari in un singolo torneo, ma vendendo quote (spesso il 70 o l'80% del buy-in) questo fattore psicologico viene meno. Una circostanza che Guy Laliberté e altri ricchi appassionati di poker non hanno mai sopportato.

La soluzione è stato vietargli l'iscrizione, eppure il problema persiste perché Dan Shak sta vendendo quote del maxi buy-in sia privatamente che sul sito di staking YouStake.com. Nel giro di pochi giorni tutto il 3% che aveva messo in vendita online è stato acquistato. Si tratta oggettivamente di un affare per chi è riuscito ad assicurarsi una percentuale del suo buy-in perché l'atteso di Shak è sicuramente molto elevato in questo torneo popolato da giocatori amatoriali e non c'era alcun markup.

Lui e Talal "raidalot" Shakerchi sono tra i più preparati in assoluto e, come se non bastasse, Shak si è fatto anche coachare da Scott Seiver.

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Dan aveva messo a disposizione il 3% del buy-in ($300.000) su YouStake e un misterioso finanziatore ha deciso di comprare immediatamente $20.000. Una cifra importante, che potrebbe diventare almeno 10 volte più grande in caso di vittoria del giocatore di New York: il primo premio sarà infatti quasi sicuramente superiore ai 10 milioni di dollari. E se le entries dovessero superare quelle delle edizioni precedenti, si sfiorerebbero i 20 milioni di prima moneta.

Il misterioso CB ha comprato $20.000 di quote
Il misterioso CB ha comprato $20.000 di quote

La vendita di quote di Dan Shak non è piaciuta a molti e questa volta non parliamo dei businessman. Mike McDonald si è scagliato duramente contro la pratica in questo contesto, affermando di aver ricevuto molteplici richieste: "Sono stato approcciato dal 20% del field per comprare quote nel One Drop "per soli amatoriali". Ridicolo".

Timex e molti colleghi professionisti sono comprensibilmente infuriati perché questo super evento poteva essere una miniera d'oro per loro. E invece dovranno guardarlo da casa mentre Dan Shak potrà giocare senza la tensione di aver pagato interamente il buy-in, con il coach Scott Seiver pronto a consigliarlo e con ottime possibilità di arrivare fino in fondo.

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