Vai al contenuto

Poker live: perchè vincono sempre i tedeschi?

Ole Schemion, qui dopo uno dei 3 side event vinti a MontecarloCirca un anno e mezzo fa, proprio all'indomani della vittoria di Pius Heinz al WSOP Main Event 2011, pubblicavo un editoriale dal titolo "La Germania di Pius Heinz nuova nazione-guida del poker europeo?". A 19 mesi di distanza, si può ragionevolmente eliminare quel punto interrogativo.

I grandi tornei pullulano di tedeschi ricchi, giovani ma soprattutto skillati e vincenti. Marvin Rettenmaier, Fabian Quoss, Philipp Gruissem, Tobias Reinkemeier, Max Heinzelmann, Dominik Nitsche, fino a Max Altergott e Ole Schemion, i nomi più caldi degli ultimi tempi.

Se infatti Altergott è l'uomo copertina grazie al successo nel Super High Roller da 100.000€ dell'EPT Grand Final, è proprio Schemion colui ad avere maggiormente impressionato a Montecarlo. Per il vincitore dell'ultimo Partouche Poker Tour la kermesse monegasca è stata una campagna trionfale: 3 successi in altrettanti side event, tra cui il 10k€ turbo 6-max che da solo gli è valso 101mila euro, ed un payout globale da più di 185mila €.

A livello di MTTer puri, Ole è di certo il nome più caldo dell'ultimo anno, e lo testimonia un dato statistico: nella Money List relativa agli ultimi 12 mesi, Schemion è 17° e primo dei tedeschi con 2,85 milioni di dollari accumulati in vincite. Tra i giocatori che lo precedono ci sono i primi 4 del Big One For One Drop, i primi 4 del WSOP Main Event e altri giocatori che sono soliti giocare i supertornei con buy-in da 100mila dollari in su. Solo il tedesco e Joseph Cheong rappresentano player che si cimentano su buy-in "umani".

Fabian Quoss, un altro frequentatore abituale di tornei High RollerA proposito di questi Super High Roller, un altro elemento emerge con evidenza riguardo all'argomento-Germania. Su 41 iscritti totali al recente torneo EPT da 100.000€, ben 7 erano tedeschi. Una percentuale molto alta, che rimanda però a un fatto, seppur abbastanza ovvio: gran parte di essi provengono dal cash game high stakes online. In questo senso Max Altergott costituisce un esempio perfetto, in quanto regular agli heads up NL Hold'em 25$/50$ e superiori, e - a detta di uno come Greg Merson - tra i più forti in assoluto.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La possibilità di giocare a questi livelli, unita ovviamente al talento necessario per uscirne vincenti, dà la cifra dell'espansione tedesca nel mondo del poker. Dotati di bankroll corazzati, questi ragazzi vanno poi a misurarsi nei tornei live più esclusivi, forti di un edge spesso non trascurabile sul resto del field. Pur non rischiando in proprio tutto il buy-in (ha dichiarato di aver deciso all'ultimo momento di giocare, stakato per una percentuale importante da alcuni colleghi), l'abitudine a giocare per grosse cifre rende Altergott e gli altri high stakers ancora più sicuri di sè anche di fronte a piatti e payout da capogiro.

L'imponente crescita del movimento tedesco viene fuori anche da alcuni semplici dati: nella Money List ufficiale del 2010 c'era solo un tedesco presente fra i primi 25 (Reinkemeier), nel 2011 erano già 2 (Heinz e Spindler), nel 2012 sono diventati 3 (Rettenmaier, Schemion e Reinkemeier), in 5 mesi scarsi di 2013 sono addirittura 5 (Altergott, Reinkemeier, Gruissem, Pidun, Quoss). Non sono statistiche di assoluta rilevanza, ma tracciano bene un progresso che è sotto gli occhi di tutti.

Inutile qui fare ulteriori paragoni con gli italiani, perchè troppo diversi sono sia il contesto di riferimento sia la quotidianità che i player italiani e tedeschi affrontano. Non si può dire cosa accadrebbe se i nostri avessero possibilità di giocare agli high stakes online più duri ed esclusivi. Ciò che conta è piuttosto che, nel tempo, gli italiani capaci di competere ai massimi livelli aumentano in maniera moderata ma confortante, e in questo senso i nomi di Palumbo e Sammartino rappresentano forse gli esempi più brillanti.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI