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Sammartino: “il russo più forte me lo prendo io. L’heads-up è il mio main game. Grazie Bendi!”

[imagebanner gruppo=pokerstars]I leader si vedono quando c’è da giocare una finale o da battere un calcio di rigore decisivo. L’Italia è pronta a strappare il titolo del Global Poker Master alla Russia e  Dario Sammartino non si tira indietro. Il team azzurro si gioca tra pochi minuti il titolo mondiale a squadre dopo aver compiuto l’impresa di aver eliminato il “Brasile del poker”: gli Stati Uniti, un vero e proprio dream team. Ed è stato proprio Dario, dopo una sola mano, a sbattere fuori Haxton e compagni. Un aneddoto: a tre players left, quando stava giocando uno scatenato Bendinelli contro Dan Smith e un altro player russo, Sammartino si è girato verso Datino e gli ha promesso: “Haxton me lo prendo io in heads-up se per voi va bene”. Battuta regolare di Andrea: “te lo lascio volentieri”. Ma non ce n’è stato bisogno. MadGenius ha spazzato via il campo. Dario è pronto a battere il rigore più importante ma riconosce: “se siamo qui è grazie ad un grandissimo Bendinelli”. sammartino-hu

Ce l’avete messa tutta. Impegno massimo da parte del team Italia ed alla fine è arrivata questa finalissima.

E’ stato emozionante sfidare tutti questi top reg. Arrivare in finale con il doppio dello stack rispetto agli avversari è fantastico. Giuliano ha fatto una grandissima prestazione. Grazie a lui abbiamo accumulato parecchi punti. Dobbiamo vincere, abbiamo l’80% di possibilità.

Con gli USA eri disposto a prenderti il più forte (Haxton), vale lo stesso discorso con la Russia?

Sinceramente non so se faranno un sorteggio o ci lasceranno a noi la scelta di poter decidere. Io sono disposto a prendermi il più forte, visto che l’heads-up è la mia disciplina e penso di giocare bene in questo tipo di game. Lo faccio soprattutto per agevolare i miei compagni di squadra. Dobbiamo vedere se c’è un sorteggio o possiamo decidere noi.

Ci ha sorpreso l’entusiasmo e l'impegno che ci avete messo e il discorso vale anche per i ragazzi degli altri team. Avete giocato per una volta per la gloria. Nel poker contano i soldi ma non solo…

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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