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Daniel Negreanu: "Trump non diventerà mai presidente, ci scommetterei un sacco di soldi. Anzi, lo farò"

La corsa alle elezioni presidenziali USA si va serrando, con un dibattito più acceso del solito anche per la presenza, tra le file repubblicane, del magnate Donald Trump, che progressivamente pare avviato a diventare "chipleader" del suo schieramento. Fra i poker pro più sensibili alle discussioni politiche c'è sempre stato Daniel Negreanu, che anzi lancia piuttosto spesso topic politici sul suo profilo Twitter. Anche stavolta il campione canadese non si sottrae, entrando "a piedi uniti" su Trump.

L'occasione è un'intervista rilasciata a Pokerlistings, in cui il "kidpoker" è perentorio: "Che chance darei Trump di diventare presidente? ZERO. Ci scommetterei un sacco di soldi. Anzi, ci scommetterò un sacco di soldi".

Negreanu non è un "pasionario" di una parte politica, anche se non ha mai nascosto simpatie per i democrats e ha sostenuto Obama in passato. Tuttavia, in questo caso Daniel non ne fa un discorso di parte: "La sua base di voti oggi è consistente, ma non è destinata a crescere. E appena altri candidati si faranno da parte, i loro voti non andranno a lui. Perchè chi aveva intenzione di votare per Trump lo ha fatto già. Lo avete visto, è dovunque, ha avuto una visibilità enorme e tutti lo conoscono.

Personalmente, non conosco davvero nessuno che voti Trump, e credo che chi lo fa viva su un altro pianeta. Per dire, posso affermare con assoluta certezza che nessun giocatore del Super High Roller PCA lo voterebbe mai."

Daniel Negreanu
Daniel Negreanu

Il Negreanu "analista politico" prosegue, pronosticando una vittoria di Rubio per le primarie repubblicane: "Cruz è ancora più a destra e ancora più folle di Trump, andrà avanti ma alla fine sarà Rubio a vincere la nomination."

Tornando a Trump, Daniel chiarisce i motivi secondo cui non ha alcuna chance: "La gente si stancherà delle sue filippiche. Ok, sappiamo che costruirà un muro e che caccerà tutti i musulmani. Qualcuno sa cosa altro farà?"

Negreanu si dice convinto che, presto o tardi, i membri del Partito Repubblicano si renderanno conto che se vogliono vincere le elezioni vere e proprie, non potrà mai essere con lui, "perchè non potrebbe mai battere Hillary, poichè la grande maggioranza non crede affatto che tutti i musulmani dovrebbero essere venire espulsi o che tutti i messicani siano stupratori."

Anche sul classico argomento dell'imprenditore ricco che si è fatto da solo e può far bene al paese, Negreanu è caustico: "Lui ama dire che è partito da un piccolo prestito da parte di suo padre. Ma quel piccolo prestito era UN MILIONE DI DOLLARI! Negli anni settanta! Cioè, se fosse capitato a me anche io sarei stramiliardario oggi, chi non lo sarebbe? Non è che ci voglia un genio..."

C'è però un aspetto di Donald Trump che spaventa davvero Daniel Negreanu: "è diventato la voce dei razzisti americani. Esiste un gruppo di persone arrabbiate e frustrate, che patiscono il fatto che il mondo non sia più come nel 1950. Allora, se eri un saldatore o qualcosa del genere, un lavoro lo trovavi. Oggi il mondo è cambiato e con esso il mercato del lavoro, così queste persone faticano a trovare lavoro e hanno bisogno di qualcuno a cui dar la colpa di tutto questo. Così se la prendono con musulmani e messicani, ma non è colpa loro: è il mondo che è cambiato. C'è un'inquietante somiglianza tra il modo in cui Trump fa propaganda e quello che usava Hitler."

Hillary Clinton
Hillary Clinton

Secondo Daniel, l'unico che potrebbe battere la Clinton è Marco Rubio, perchè l'unico in grado di prendere anche i voti dai moderati. E non è che il 6 volte campione WSOP sia tenerissimo, nei confronti dell'ex first lady: "Non credo davvero che lei piacca alla gente, è troppo rigida e persino imbarazzante quando ride. Tuttavia, la maggioranza è dalla sua parte nelle questioni sociali, come il matrimonio gay e l'aborto. Finchè i repubblicani non si occuperanno seriamente di queste tematiche, la maggioranza degli americani starà con lei".

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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