Poker online
La Spagna sarà la prossima nazione a regolamentare il gambling online. L'annuncio è di venerdì scorso: il Congresso avrebbe approvato una serie di modifiche all'attuale legislazione che apriranno la strada alla completa legalizzazione del poker online e, più in generale, del gambling su internet già entro il mese prossimo.
Una mossa in controtendenza rispetto alle recenti vicende legate al Black Friday made in USA, dove al momento si respira più che altro aria di proibizionismo.
La Spagna, con la ferma convinzione che i divieti non sono la risposta alla sempre crescente domanda di gioco online, in modo molto pragmatico ha seguito l'esempio del Regno Unito, la prima nazione a legalizzare il gambling online ricavando milioni di sterline.
“La nuova regolamentazione dovrà ottenere il consenso dell'Unione Europea – ha dichiarato Eduardo Morales Hermo, consulente di Ficom Leisure per la Spagna e l'America Latina – inoltre, dovranno passare al vaglio tre decreti legge che stabiliscono condizioni e requisiti richiesti agli operatori che vorranno la licenza, ma prevediamo che per la fine di giugno dovrebbe essere tutto approvato.”
Rimangono tagliate fuori dalla nuova legge le scommesse fatte in tempo reale sugli eventi sportivi e il bingo, entrambi ritenuti pericolosi per dare dipendenza dal gioco. Ma i maligni già commentano che in realtà l'esclusione di questi due giochi sarebbe una mossa politica mirata a proteggere le migliaia di sale bingo e scommesse presenti in tutta la Spagna.
Nella penisola iberica sono già attivi operatori di gioco come Bwin, Betfair, Bet365 e Unibet. Se la nuova legislazione andrà in porto, oltre al 25% di tasse che dovranno pagare sui proventi del gioco online è previsto anche il versamento delle tasse sui ricavi ottenuti negli ultimi 5 anni di operatività online sul territorio spagnolo. Dunque, la licenza per operare richiederà un impegno finanziario notevole, ma come si dice... dura lex, sed lex!
