Tolleranza zero. In Russia non scherzano contro il gioco illegale online e il Cremlino sembra determinato a voler, a tutti i costi, difendere il business del neonato mercato legale delle scommesse online, anche in vista del prossimo Mondiale di calcio che si disputerà proprio a Mosca e dintorni.
La vicenda di ieri è abbastanza emblematica con il potente motore di ricerca americano messo offline per parecchie ore dalle autorità russe, anche se c'è il dubbio che sia una ritorsione politica e rientri tutto nella logica di una nuova Guerra Fredda.
Google offline
In tutta la nazione Google è stato messo in fuorigioco perché Roskomnadzor, l'agenzia federale che si occupa della supervisione della rete, si era accorto che Google.ru reindirizzava ad un sito di betting non autorizzato che si trova nella black list dei siti che non devono essere raggiunti dai gamblers russi. Così sono intervenuti a piedi uniti, staccando la spina alla piattaforma mondiale più potente in assoluto. Viene il dubbio che sia stato un regolamento di conti nei confronti degli americani, visto la crescente tensione dopo l'abbattimento di un caccia siriano da parte degli americani e le conseguenti minacce dell'aviazione russa e del Cremlino.
Redirect ad un sito di scommesse illegale
L'incidente però sembra essersi risolto ed il motore di ricerca californiano è stato ripristinato in tutta la Russia. "C'era una sorta di re-direct che rimandava ad un sito di scommesse incluso nella black list. Google.ru ha provveduto a risolvere il problema ed ora è in linea con quanto richiede la legge russa" ha commentato Alexandr Zhárov, responsabile di Roskomnadzor.
In Russia si fa sul serio: il gioco illegale vanta un giro d'affari di 2,8 miliardi di dollari (secondo le recenti stime) ed il Governo ha necessità (considerando i prezzi del petrolio e del gas così bassi) di un nuovo flusso di entrate fiscali. Gli itituti finanziari che non si adegueranno ai divieti contro il gioco illegale saranno insieriti in una black list.
Scarsa fiducia verso i bookies ed intermediari locali
E' stato regolamentato il mercato del betting online ma molti gamblers russi non si fidano delle piattaforme di gioco locali (scarsa fiducia nei cash out) e vorrebbero scommettere solo con famosi brand stranieri che fino a pochi mesi fa erano, in qualche modo, presenti. I bookies europei però sono molto scettici e si sono rivelati freddi per questa apparente opportunità: non è semplice per multinazionali (quotate in borsa) entrare in un mercato così controverso e giudicato poco affidabile. Vi è un problema prima di tutto sull'effetivo embargo contro la Russia imposto dall'Unione Europea che punta l'indice contro Putin per il mancato rispetto degli accordi di Minsk (per l'Ucraina) ed inoltre è stata riscontrata una scarsa affidabilità degli intermediari locali. Il mercato non sembra nascere sotto i migliori auspici per nessuno.