Sempre interessante e mai banale, quando Daniel "Jungleman12" Cates parla lo si ascolta (o lo si legge) più che volentieri. Dal black friday allo scandalo "Girah", dalle frecciate a durrrr alle previsioni sul futuro del poker, sono molti i temi scottanti che il top pro statunitense affronta nell'intervista-fiume rilasciata qualche giorno fa al portale blackbealtpoker.
Jungleman l'europeo
Anche se attualmente in Thailandia, Jungleman12 fa un bilancio di questi suoi primi mesi da “europeo”. Il risultato è positivo sia dal punto di vista personale che pokeristico. Riguardo al primo Daniel dice “In UK non mi sposto molto perchè non ho un'auto e vivo leggermente fuori Londra, ma mi piace molto lo stesso e poi non mi faccio mancare i viaggi: sono stato per tornei in tutta Europa e a Vienna per un seminario e per visitare la città.”
Anche da un punto di vista del gioco le cose vanno bene nel Vecchio Continente: “L'azione sui siti europei è migliore: i giocatori sono un po' più deboli, e anche se i regular sono temibili, ci sono molti più fish al 50/100 di quanti ce ne siano mai stati su PokerStars o Full Tilt.”
Black Friday
Cates non esita a tornare volentieri a parlare di Black Friday, anche se conferma di avere ancora bloccata una cifra a sei zeri su Full Tilt. “Penso che il poker online in USA non sarà legalizzato prima di qualche anno, e in ogni caso credo che continuerei a vivere all'estero. Magari in Canada o in Sudamerica, chissà...”
Girah che ti ri-girah...
A proposito di questioni scomode, Jungleman12 risponde anche alle domande di Blackbeltpoker sullo scandalo “Girah”, che lo ha visto direttamente coinvolto (leggi qui per saperne di più). “Credo che sia a me che ad Haseeb Qureshi sia arrivata troppa mer*a addosso, sicuramente molta di più di quella che avremmo meritato. Di certo questa storia ha intaccato un po' la mia reputazione, soprattutto presso chi non mi conosce un minimo. Certo, l'unica via per ricostruirsi in tal senso è quella di non mettersi in faccende che potrebbero portare anche lontanamente guai”.
La cosa che più lo ha sorpreso di Josè Macedo è però un'altra: “insegnava gratuitamente ai suoi studenti, e questo è davvero un paradosso se si pensa che intanto truffava i suoi amici per parecchi soldi. Perchè non farti pagare il coaching e lasciare stare gli amici? E' questo che non ha senso, per me!”
Durrrr "evasivo e inaffidabile, sarei favorito anche alla pari"In materia di stilettate, Cates ne riserva una bella affilata a Tom “durrrr” Dwan, riguardo al famoso “durrrr challenge”, sfida ormai interrotta da mesi. “Abbiamo giocato in tutto circa 20mila mani, ma ancora non si sa nulla se e quando rigiocheremo. E' lui che non si decide a fissare qualche scadenza. Comunque, devo dire che in questa storia Tom è stato incredibilmente elusivo e inaffidabile. Tecnicamente la sfida è ancora aperta, e capisco che non sia tra le sue priorità, ma continuare a tirarla per le lunghe non è serio, soprattutto nel momento in cui eravamo entrambi d'accordo sul giocare 5mila mani al mese, ma non se n'è fatto più nulla.
Alcuni interessanti particolari anche sulle ragioni per cui ha accettato la sfida con durrrr: “Vi assicuro che se anche la quota fosse stata 1:1, probabilmente avrei accettato ugualmente il match. Penso che sarei stato comunque favorito, ma bisogna anche considerare le conseguenze positive per la mia immagine. Certo, uno dei lati negativi è che si tratta di un impegno enorme. Devi pensare che anche se hai un vantaggio teorico su 50mila mani, nelle partite heads up gli equilibri cambiano in ragione dei piccoli vantaggi che uno prende sull'altro, via via che si aggiustano i range a vicenda.”
"Avrei voluto sfidare Isildur1 e Urindanger"Una parola anche sul challenge live, quello che doveva giocarsi a Praga ma che è stato annullato. “Una serie di ragioni ha prodotto l'annullamento. Inoltre, la mancanza di una quota vantaggiosa (come nel durrrr challenge) ha tolto l'incentivo a giocare per tanti che probabilmente ci avrebbero provato”.
Due gli avversari con cui rimpiange di non avere giocato live a Praga, Isildur1 e Di “Urindanger” Dang: “Isildur mi ha proprio messo in difficoltà in passato, e se avesse accettato penso sarebbe stato un match epico.
Un altro che sarebbe stato durissimo è Urindanger, poiché conosce molto il mio modo di pensare in game, e ha un sacco di letture su di me. Anche questo sarebbe stato un gran match”
Il futuro: "voglio vincere un torneo live e migliorare nei mixed games"
“Voglio vincere un torneo live, è un pò che me lo sono messo in testa e nel 2012 voglio farlo."
L'online sarà comunque l'immancabile pane quotidiano per Daniel, che aggiunge “vorrei migliorare nei mixed games. C'è un sacco di soldi in ballo nei mixed, e per questo sarebbe bello imparare."
TdG docet
In generale, il messaggio conclusivo di Daniel Cates è che il nostro continua ad essere un gioco di piccoli e grandi vantaggi: “Nel poker c'è un certo numero di cose da fare – e di modi per farle – che possono renderti molto difficile da battere."
La Teoria dei Giochi prenderà sempre più piede, secondo Jungleman12: “Non sono un mostro in TdG, ma il poker è qualcosa che può essere risolto. Più persone assumeranno un approccio ottimale basato sulla Teoria dei Giochi, più difficile sarà fare soldi, e questo sarà un bel problema da affrontare nel futuro. Certo, la gente continua a fare errori, anche molto banali, e questa è la buona notizia”