Poker online
Un discorso chiaro. Oserei dire un linguaggio davvero trasparente. Queste riflessioni ironiche si ripercuotono nella mente. Lo schermo del pc è aperto ma privo di azioni.
Niente tavoli attivi online. Niente programmi. Solo un foglio di word lasciato lì, lindo o, se preferite, incontaminato da parole.
Che sia l’effetto neve al nord che stimola a lasciare bianco o una forma influenzale che colpisce l’intelletto? Fatto sta che gli occhi fissano il vuoto e il risultato non cambia.
Calma piatta. Il foglio elettronico non è autonomo. Word non impara nulla dai precedenti scritti e la fatica di creare tocca ancora una volta a me. Ma possibile dico io?
Per fortuna si. Per fortuna la creatività è una qualità intrinseca e non riproducibile.
L’altra faccia della medaglia, in questo caso, è la mia siccità verbale che oggi mi prende di mira e provoca.
Infuriato con me stesso e le ultime notti insonni, abbasso il monitor e vado a caccia di un vecchio libro, un tempo grande fonte d’ispirazione, “La vita è altrove” di Milan Kundera.
Subito la memoria si rimette in movimento e produce immagini che ristorano la mente.
Un passato da scacchista si sovrappone a carte che fluttuano nei board, sviluppando un film neuronale degno di nota.
La fantasia è una pellicola ever green accattivante e così finisco con l’assopirmi sul divano, il volto disteso, un sorriso alla joker.
L’articolo rimane incompleto. Giocare non gioco. Fuori fa freddo, si gela.
Ma che giornata irreale sto vivendo? Tutto appare ovattato e la fiacca sembra vincere ogni piatto; ogni tentativo di reazione pare vano.
Forse non mi sento più a mio agio in questo paese, forse la vita è davvero altrove. E allora per una volta abbasso la routine. Niente poker.
Niente poker?
Questo pensiero mi ridesta. Trovo la forza di alzarmi e cercare il termometro.
Mi sa proprio che ho la febbre da cavallo, sto delirando.
La vita sarà anche altrove ma il poker no, perché fa parte di me. Non è routine ma passione.
