E' uno dei nomi caldi del poker, Oleksii Kovalchuk. 22 anni, un braccialetto WSOP in tasca, due IPT e oggi in corsa per la tripletta. Lo abbiamo intervistato in esclusiva, con il nostro Stefano "gux1979" Guido che così festeggia nel modo migliore il traguardo dei 20mila post sul forum raggiunto proprio ieri.
AssoPoker: Allora Oleksii, un'altra deep run in un torneo dell'Italian Poker Tour. Dovremo arrivare a chiamarlo KPT (Kovalchuk Poker Tour)?
Oleksii Kovalchuk: (ride di gusto) ahahahaha, no no, credo proprio di no.
AP: Pensi di prendere residenza in Italia?
OK: Ehehehe ma lo sai che molti miei amici me lo dicono da tempo ormai? “Dovresti andare a vivere in Italia”. Naturalmente scherzano, ma certo adoro il vostro paese.
AP: Quale è il tuo main game online?
OK: Sempre gli mtt, ma ogni tanti mi dedico al cash game su PokerStars.... Parliamo di .com, non di .it, è meglio precisarlo.
AP: A 22 anni hai vinto già tantissimo. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
OK: In realtà non ho obiettivi precisi. Certo, l'ultimo anno è stato fantastico, e anche imitare il rush che ho avuto sarebbe eccellente, sia negli IPT che alle WSOP che altrove.
AP: Seriamente, cosa pensi del field medio che trovi nei tornei live italiani?
OK: Guarda, ovviamente non porta le difficoltà di un EPT, dove il livello è davvero alto. Ma anche qui non mancano i buoni giocatori, e poi basta guardare i chipcount degli IPT: c'è sempre più gente da tutta Europa e quindi la qualità è destinata ad aumentare.
AP: Oggi (ieri, ndr) è stato difficile stare al tavolo con Dario Minieri?
OK: Ho avuto il vantaggio della posizione, e con uno come lui è fondamentale. Ho potuto bluffare tanto, ho vinto diversi pot uncontested e nell'ultima mano ho avuto la fortuna di essere “pieno”. E' un grande giocatore, difficile da inquadrare, e come tanti player forti gli piace essere presente in molti pot. Per questo la posizione è un vantaggio, quando hai al tavolo gente come Dario.
AP: Nei tornei live pensi di essere a tuo agio più in early, middle o late stage?
OK: Decisamente in late stage.
AP: Qual'è il tuo segreto in late stage?
OK: Attualmente forse l'esperienza, perchè in certe situazioni ormai sono molto più abituato di tanti avversari. E poi spesso i giocatori che arrivano deep sono scared money, quindi aggredirli è più facile. In generale mi sento più a mio agio in late stage perchè è più facile far leva sulla paura della gente di mettere le chips in mezzo.
AP: Ci sono tanti ragazzi dall'ex blocco sovietico che si stanno mettendo in evidenza vincendo molto e bene, sia in cash game che in torneo. Che ne dici di farci un nome di uno che secondo te diventerà un futuro campione nel poker?
OK: Io credo molto in un ragazzo, si chiama Oleksii Kovalchuk...
AP: Ahaha hai ragione. Good luck per oggi!
OK: Grazie e un saluto agli amici italiani di Assopoker!
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